(Teleborsa) – “Nell’urgenza di attuare piani di ripresa, rischiamo di costruire infrastrutture non a prova di futuro o spendere più soldi di quanto dovremmo. Nonostante la pressione del tempo, dobbiamo garantire che l’infrastruttura, essendo un asset nazionale, sia costruita con la giusta ambizione in termini di prestazioni e sicurezza“. Ad affermarlo è stato l’Executive Vice President della divisione telecomunicazioni del Gruppo , Philippe Vanhille, illustrando la sua visione per un futuro di successo delle telecomunicazioni e del settore digitale, intervenendo all’evento di punta sulla politica delle telecomunicazioni, Tech and Politics Forum 2021, quest’anno in formato digitale.
Questo potrebbe essere garantito se i governi avessero il coraggio di prescrivere alcuni imperativi tecnici, abbandonando in una certa misura il principio della neutralità tecnologica, ma andando nella direzione di ridurre l’impatto ambientale della costruzione delle infrastrutture, incentivando la durabilità delle soluzioni e l’alta qualità dei componenti.
“Abbiamo bisogno che il concetto di “deep fibre” diventi dominante” – spiega Philippe Vanhille – “una rete in fibra sostenibile e di qualità in grado di soddisfare i requisiti delle future applicazioni digitali”.