(Teleborsa) – La partita sul Decreto fisco resta esattamente alla pari. Sono infatti saltati due emendamenti, uno della Lega, che vedeva come primo firmatario il leader Matteo Salvini, l’altro del M5S del senatore Gianmauro dell’Olio. Entrambe le proposte sono state infatti dichiarate “inammissibili” dalla Commissione Finanze del Senato.
L’emendamento portato avanti dal Movimento si proponeva di ripristinare il cashback, una misura introdotta dal Governo Conte Bis per il contrasto all’evasione, poi abolita dal governo Draghi. La proposta concerneva una sorta di rimborso per gli acquisti digitali, senza però specificare l’onere.
La proposta-bandiera di Salvini proponeva l’istituzione di un Fondo a favore dei genitori lavoratori separati o divorziati. Per questa misura si chiedeva un impegno di 10 milioni per il 2021, per garantire al genitore separato un assegno i 800 euro mensili se l’altro genitore cessa o riduce il pagamento dell’assegno di mantenimento causa Covid.
Complessivamente sono una novantina gli emendamenti dichiarati inammissibili sugli oltre 900 posti all’attenzione delle commissioni finanze e lavoro del Senato. Fra questi anche un emendamento a firma Fratelli d’Italia per la trasformazine in Spa delle BCC ed un altro della Lega sui trasporti con veicoli eccezionali.