(Teleborsa) – L’Inps effettuerà un monitoraggio “a cadenza trimestrale e, entro il mese successivo alla fine di ciascun trimestre” sul Reddito di cittadinanza e ne comunicherà i risultati al ministero del lavoro e delle politiche sociali e al MEF. Se emergeranno “anche in via prospettica” risparmi rispetto allo stanziamento le risorse potranno “essere destinate ad interventi di politiche attive del lavoro”. E’ quanto si legge nell’ultima bozza della Manovra che si appresta a tagliare il traguardo. Il testo, infatti, è atteso in Senato tra domani sera e venerdì. Nel frattempo la capigruppo di Palazzo Madama ha fissato per venerdì, alle 10, le comunicazioni della Presidente Casellati che daranno avvio alla sessione di bilancio.
Il fondo per l’uscita anticipata di lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi che abbaino raggiunto i 62 anni di età ‘perde’ 50 milioni nell’anno 2022. Nell’ultima bozza della manovra lo stanziamento per il prossimo anno scende da 200 milioni a 150 milioni di euro (rispetto al testo precedente). Restano confermati 200 milioni per il 2023 e altrettanti 200 milioni nel 2024.
Ratificata l’intesa raggiunta su Opzione donna. Rispetto al testo precedente salta la parte che incrementava a 60 anni per le lavoratrici dipendenti e 61 per le autonome l’eta’ per poter usufruire dell’uscita anticipata. Restano dunque i requisiti attuali: 58 anni per le dipendenti e 59 per le lavoratrici autonome.
Scende da 2.400 euro a 2mila euro il tetto massimo di detrazione per i contratti di affitto dei giovani. “Ai giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, che stipulano un contratto di locazione, per l’intera unità immobiliare o porzione di essa da destinare a propria abitazione principale, sempre che la stessa sia diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge, spetta, per i primi quattro anni, una detrazione dall’imposta lorda pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di euro 2mila di detrazione” (non più 2.400).
In arrivo 700 milioni di euro nell’anno 2022 per un apposito fondo a sostegno al reddito dei lavoratori nel processo di uscita dalla fase emergenziale. “In relazione ai differenti impatti nei settori produttivi per la tutela delle posizioni lavorative nell’ambito della progressiva uscita dalla fase emergenziale, connessa alla crisi epidemiologia, mediante interventi in materia di integrazione salariale, in deroga alla legislazione vigente, è istituito, nell’ambito dello stato di previsione del ministero del lavoro e delle politiche sociali, un apposito fondo con una dotazione di 700 milioni di euro per l’anno 2022″. L’utilizzo dei fondi sarà “disciplinato con un successivo provvedimento normativo nel limite del predetto importo che costituisce limite massimo di spesa”.
Entrano in manovra più risorse per il turismo ma anche una stretta anti-evasione sulle strutture ricettive intervenendo sulla banca dati. Nell’ultima bozza si legge che “per le esigenze di contrasto all’evasione fiscale e contributiva, la banca dati” che contiene il codice di identificazione delle strutture, è accessibile all’amministrazione finanziaria degli enti creditori per le finalità istituzionali” e si stanziano 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. In compenso arrivano maggiori risorse, rispetto alla versione precedente del ddl di bilancio, per rilanciare il turismo, sostenere gli operatori e investire per rendere più attrattiva la meta italiana.
“Al fine di razionalizzare gli interventi finalizzati all’attrattività e alla promozione turistica nel territorio nazionale, sostenendo gli operatori del settore nel percorso di attenuazione degli effetti della crisi e per il rilancio produttivo ed occupazionale in sinergia con le misure previste dal Pnrr”, è istituito il Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente, con una dotazione pari 120 milioni di euro per gli anni 2022 (nella versione precedente erano 90 milioni). Confermate le somme stanziate per gli anni successivi, 2023 e 2024. Risorse incrementate anche per la realizzazione di “investimenti finalizzati ad incrementare l’attrattività turistica del Paese, anche in relazione all’organizzazione di manifestazioni ed eventi, compresi quelli sportivi, connotati da spiccato rilievo turistico” nel “Fondo unico nazionale per il turismo di conto capitale, con una dotazione pari a 50 milioni di euro (30 nella precedente versione) per l’anno 2022. Confermati 100 milioni di euro per l’anno 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Via libera al Fondo per la strategia di mobilità sostenibile che potrà contare su 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, 150 milioni per ciascuno degli anni 2027 e 2028, 200 milioni per il 2029, 300 milioni per il 2030 e 250 milioni per ciascuno degli anni dal 2031 al 2034. Obiettivo contribuire al “raggiungimento degli obiettivi” del pacchetto green presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, con la finalità di ridurre, entro l’anno 2030, le emissioni nette di almeno il 55% rispetto ai livelli registrati nell’anno 1990, sino al raggiungimento, da parte dell’Unione europea, di emissioni zero entro l’anno 2050″.
Viene incrementato di 100 milioni di euro il Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici per l’edilizia.