(Teleborsa) – Il Governo ha confermato il meccanismo del “decalage” dell’assegno del Reddito di Cittadinanza per chi rifiuta la prima offerta di lavoro. La decisione è arrivata dopo la riunione di questa mattina a Palazzo Chigi a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ed i ministri del Lavoro, Andrea Orlando, dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, e della PA, Renato Brunetta. Presenti anche rappresentanti del Mef che hanno sostituito il ministro Daniele Franco, impegnato a Bruxelles.
Il decalage del Reddito di Cittadinanza scatterà dopo il rifiuto di una offerta di lavoro congrua. Sono stati rivisti i requisiti di età per l’anticipo pensionistico con Opzione Donna. In base a quanto ha riportato la norma della manovra dovrebbe essere modificata rispetto all’ipotesi iniziale e il criterio di età per accedere alla misura dovrebbe essere abbassato, come aveva già aveva anticipato il ministro Andrea Orlando. Nella ipotesi iniziale l’età per Opzione donna si alzava a 60 anni e invece dovrebbero essere confermati i parametri attuali di pensionamento anticipato con 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le autonome.