(Teleborsa) – È entrato ieri in vigore il decreto che definisce un sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili eseguiti da imprese affidatarie, in appalto o subappalto, ovvero da lavoratori autonomi coinvolti nella loro esecuzione. Ad annunciarlo è stato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando spiegando che il decreto si applica ai lavori edili per i quali verrà presentata la denuncia di inizio lavori alla Cassa Edile/Edilcassa territorialmente competente a partire dal primo novembre 2021.
“È in vigore il decreto, che ho firmato, con il quale rendiamo obbligatorio il Durc di congruità per le imprese edili che partecipano ad appalti o gare pubbliche o per lavori privati. Risultato – ha commentato Orlando su Twitter – arrivato dopo anni di battaglie. Uno strumento in più per la sicurezza dei lavoratori”.
Nel dettaglio la verifica della congruità si applica nell’ambito dei lavori pubblici e nell’ambito dei lavori privati il cui valore sia pari o superiore a 70mila euro. L’attestazione di congruità è rilasciata, entro 10 giorni dalla richiesta, dalla Cassa Edile/Edilcassa su istanza dell’impresa affidataria o del soggetto da essa delegato oppure del committente. È previsto un meccanismo di regolarizzazione: la Cassa Edile/ Edilcassa invita l’impresa a regolarizzare la propria posizione entro il termine di 15 giorni, attraverso il versamento in Cassa Edile/Edilcassa dell’importo corrispondente alla differenza di costo del lavoro necessaria per raggiungere la percentuale stabilita per la congruità. In mancanza di regolarizzazione, l’esito negativo della verifica di congruità riferita alla singola opera, pubblica o privata, incide, dalla data di emissione, sulle successive verifiche di regolarità contributiva finalizzate al rilascio del DURC online per l’impresa affidataria.