(Teleborsa) – Il colosso farmaceutico britannico GlaxoSmithKline () ha rivisto al rialzo la guidance per l’utile dell’intero 2021 dopo una trimestrale positiva, spinta da forti vendite e una riduzione dei costi. Il fatturato del terzo trimestre è aumentato del 5% a 9,1 miliardi di sterline, contro attese per 8,73 miliardi di sterline (secondo un consensus fornito dalla società). Gli utili rettificati sono aumentati del 3% a 36,6 pence per azione, contro attese per 29,4 pence.
“GSK ha registrato un altro trimestre di ottime performance, con una crescita delle vendite a due cifre nei prodotti farmaceutici e dei vaccini, un maggiore slancio nella divisione Consumer Healthcare e una continua disciplina sui costi – ha commentato Emma Walmsley, amministratore delegato di GSK – Ciò ci ha permesso di migliorare la nostra guidance per l’intero anno e, insieme ai progressi nel rafforzamento della nostra pipeline di ricerca e sviluppo, rafforza la nostra fiducia nelle prospettive di un cambiamento radicale nella crescita e nelle prestazioni nel 2022 e oltre”. La CEO ha confermato che continuiamo gli sforzi per arrivare allo spin-off della divisione Consumer Healthcare a metà del 2022.
La società ora prevede che l’utile per azione rettificato per il 2021 diminuirà tra il 2% e il 4% a tassi di cambio costanti, escludendo i contributi dei prodotti per la Covid-19. In precedenza, GSK si aspettava che il profitto scendesse di un tasso “mid to high-single digit”.
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