(Teleborsa) – Nuovo minimo storico per la Lira turca, che stamattina ha raggiunto un nuovo record al ribasso nei confronti del dollaro a 9,7513 e nei confronti dell’euro a 11,3338, a causa delle politiche autoritarie approntate dal Presidente Recep Tayyip Erdogan.
L’ultima in ordine di tempo l’espulsione di 10 ambasciatori – Canada, Francia, Finlandia, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia e Stati Uniti – accusati di aver firmato l’appello per la liberazione di liberazione di Osman Kavala e quindi considerati “non più graditi” da Ankara.
Il fattore determinate per il tracollo della valuta locale, comunque, è rappresentato dall’insolita “ricetta” anti-crisi del Presidente, che ha fatto pressioni sulla banca centrale, arrivando addirittura a cambiarne i vertici, per costringerla a tagliare i tassi di interesse al 16% (-200 pb), nonostante l’altissima inflazione che viaggia su un 20%.
Una decisione che è stata pedissequamente applicata dalle banche “di stato” che si stanno preparando a ridurre i tassi applicati alla clientela di 200 punti a partire da oggi.