(Teleborsa) – “C’è il serio rischio di un blocco delle attività del settore dell’edilizia a causa dell’imminente adozione, da parte di Commissione nazionale per le casse edili (CNCE), del sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione dei lavori edili”. Lo denuncia il presidente dell’Associazione nazionale dei consulenti del lavoro (Ancl), Dario Montanaro.
“L’Ancl – prosegue – ha segnalato all’CNCE, incaricata dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di creare un software ad hoc per tale sistema, la presenza di gravi e non trascurabili criticità operative che arrecheranno disagi a imprese e professionisti e si e’ resa disponibile a proporre soluzioni operative, finalizzate alla corretta gestione dei lavoratori, dei cantieri e della aziende. Ma la Commissione – denuncia il presidente Montanaro ha avuto un atteggiamento incomprensibile, rifiutando anche solo di ascoltare i suggerimenti proposti”.
L’Ancl avverte di non poter “restare inerte innanzi a un modus operandi che rischia di bloccare un intero settore. Ancora una volta – sottolinea Montanaro – si individua all’orizzonte l’introduzione di una procedura informatica, inefficiente e inutilmente complessa, che va ad aggravare il già pesante quadro burocratico che aziende e professionisti devono sopportare, rimanendo peraltro irrisolti numerosissimi dubbi sul suo utilizzo. Non tollereremo questa modalità di operare di Cnce – conclude – che rischia di mettere a repentaglio la professionalità dei propri iscritti, e faremo conoscere questa assurda situazione al Governo e al Parlamento”.