(Teleborsa) – Anche chi è infallibile prima o poi capitola ed è ciò che è accaduto a Facebook ed al suo fondatore Mark Zuckerberg. Lunedì 5 ottobre poco prima delle 18 ora italiana, e tutti i suoi social – Instagram, Whatsapp e Messenger – sono finiti in down per cinque ore. Un disservizi di portata globale, citato dalle principali testate in tutte le lingue del mondo, che ha costretto Zuckerberg a scusarsi personalmente per il disservizio.
Da Israele è subito rimbalzato un allarme hacker, ma il problema è stato un altro. Il flop dei social collegati con Facebook sarebbe stato causato da una errata configurazione dei router che controllano il traffico di rete fra i suoi centri dati. Un errore che ha mandato la rete in tilt ed oscurato tutti i social.
“Per l’enorme comunità di persone e aziende in tutto il mondo che dipendono da noi: ci dispiace”, ha affermato in un tweet l’azienda poco dopo la mezzanotte, quanto il servizio è stato ripristinato, aggiungendo “abbiamo lavorato duramente per ripristinare l’accesso alle nostre app e ai nostri servizi e siamo felici di annunciare che stanno tornando online ora”.
Anche il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg si è scusato, confermando che i servizi erano tornati online. “Ci scusiamo per l’interruzione di oggi: so quanto vi affidiate ai nostri servizi per rimanere in contatto con le persone a cui tenete”, ha scritto nel post.
Frattanto, Wall Street ha duramente punito il titolo Facebook, che è arrivato a perdere quasi il 5%, complici anche le accuse di un ex manager, secondo cui Facebook avrebbe sempre alimentato l’odio sui social per aumentare traffico e contatti e fare soldi.