(Teleborsa) – La carenza globale di semiconduttori continuerà anche nel 2022, nonostante gli sforzi per aumentare la capacità produttiva da parte di molti operatori del settore. Lo hanno affermato i CEO di e (AMD), multinazionali statunitensi produttrici di chip e tecnologia correlata.
“In questo momento, ogni singolo mercato finale per i semiconduttori è in crescita contemporaneamente. Sono in questo settore da 27 anni, non l’ho mai visto accadere”, ha dichiarato il CEO di Marvell, Matt Murphy, durante un evento organizzato da CNBC. “Se ciò continuerà, questo sarà un periodo molto doloroso, anche nel 2022 per tutta la durata dell’anno”. Secondo Murphy, gli effetti degli sforzi per aumentare la capacità della produzione non si vedranno prima del 2023-2024.
“Abbiamo sempre attraversato cicli di alti e bassi, in cui la domanda ha superato l’offerta o viceversa”, ma “questa volta è diverso“, ha invece affermato in un altro evento la CEO di AMD Lisa Su. L’ingegnere taiwanese ha affermato che mentre si aspetta che la prima metà del 2022 sarà “probabilmente difficile”, nella seconda metà la situazione dovrebbe migliorare con l’aumento della capacità produttiva. “Potrebbero volerci dai 18 ai 24 mesi per mettere su un nuovo impianto, e in alcuni casi anche di più – ha sottolineato – E questi investimenti sono stati avviati forse un anno fa”.
Murphy ha spiegato che la carenza di chip dovrebbe diminuire quando la domanda di alcuni prodotti che utilizzano semiconduttori si stabilizzerà, dopo il boom della pandemia. “Penso che non sia possibile che ogni segmento dell’industria elettronica rimanga in crescita, registrando un boom di domanda per altri 12 mesi, non ha alcun senso”, ha sottolineato il CEO.