(Teleborsa) – “Vorremmo costruire una coalizione di governo velocemente”, con l’obiettivo che la Germania abbia un nuovo governo “prima di Natale“. Lo ha detto Olaf Scholz, aspirante cancelliere e leader del Partito Socialdemocratico tedesco (SPD), che ha ottenuto la maggioranza dei voti alle elezioni che si sono tenute domenica nel Paese. Come previsto, il processo per un nuovo esecutivo sarà lungo e tortuoso, in quanto serviranno tre partiti per avere la maggioranza al Bundestag. I risultati preliminari ufficiali vedono infatti l’SPD in testa con circa il 25,7% (avrà la maggioranza relativa dei parlamentari per la prima volta dal 2002), la CDU-CSU al 24,1%, i Verdi al 14,8%, i liberali dell’FDP all’11,5%, l’ultradestra dell’AFD al 10,3% e la sinistra Die Linke al 4,9%.
L’unica certezza è che uno degli ex partiti di governo (SPD e CDU-CSU) sarà il nuovo leader della coalizione. Nei prossimi giorni inizieranno le trattative per cercare di formare una maggioranza di governo, mentre Angela Merkel rimarrà in carica per gli affari correnti. Gli scenari più probabili sono quelli di una coalizione “Semaforo” (SPD, Verdi, FDP) e una coalizione “Giamaica” (CDU/CSU, Verdi, FDP), mentre sono meno quotate un’altra versione della Grande coalizione o una coalizione Kenya (SDP, CDU/CSU, Verdi).
Secondo Stephanie Kelly, Deputy Head of Research Institute di ABRDN, “la sfida più grande è il superamento delle differenze politiche tra i Verdi e la FDP su questioni come il freno al debito, l’aumento delle tasse e la spesa pubblica. Mentre i due partiti sono d’accordo sulle questioni principali come la digitalizzazione e gli investimenti green, le due forze politiche hanno bisogno di trovare una via di mezzo su come il governo intende impiegare e finanziare la spesa per costruire un governo”.
Il mercato tedesco mostra un buon rialzo nella prima seduta post elezioni federali, e gli investitori non si aspettano scossoni dal processo di formazione del nuovo governo. “È improbabile che la fine di un’era di governi guidati dalla CDU venga rimpianta dai mercati finanziari, dato che la cancelliera Merkel non era molto apprezzata dagli attori di mercato – ha affermato Niall Gallagher, Investment Director European Equities di GAM Investments – Se l’esperienza del governo guidato da Schroder è un qualcosa a cui ispirarsi, soprattutto per le riforme Hartz che hanno portato a politiche favorevoli al mercato e che sono riuscite di rinvigorire l’economia tedesca dalla metà degli anni 2000 in poi, non c’è quindi motivo di temere una coalizione guidata dalla SPD“.
“Dal punto di vista economico e dei mercati finanziari, la grande notizia è che una potenziale coalizione sinistra-verde-sinistra con SPD, Verdi e Die Linke non può raggiungere la maggioranza, il che riduce l’incertezza per i mercati in vista dei negoziati di coalizione”, è stato il commento di Reto Cueni, Chief Economist di Vontobel. “Tuttavia, non pensavamo e non pensiamo che i colloqui di coalizione saranno al centro dell’attenzione dei mercati finanziari, poiché in entrambi i casi uno degli ex partiti di governo sarà il nuovo leader della coalizione”, ha aggiunto.