(Teleborsa) – “Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato, anche quando sono impopolari“. Con queste parole il Premier Mario Draghi ha chiarito la sua posizione rispetto alle più recenti tensioni emerse nell’ambito della politica e dell’opinione pubblica, citando Andreatta nel suo intervento di intitolazione dell’Aula Magna della Bologna Business School.
“Da ministro, Andreatta si è mosso in modo coraggioso e onesto in anni drammatici per la Repubblica, e non ha esitato a prendere decisioni necessarie anche quando impopolari”, ha spiegato Draghi.
La questione del Green Pass esteso ha creato molte divisioni all’interno della maggioranza che sostiene l’esecutivo, in vista del CdM di giovedì che dovrebbe approvare l’obbligo del certificato “rafforzato” per tutti i dipendenti pubblici ed esaminare anche la questione dell’estensione al settore privato. Per la verità quest’ultima, così come la riforma fiscale, potrebbero slittare ad altra riunione richiedendo un esame più approfondito.
Frattanto, il leader della Lega Matteo Salvini ha sposato la linea del governatore del Veneto, Luca Zaia, di limitare l’obbligo del green pass. “Ho appena sentito Zaia, che ribadisce che va usato in maniera limitata. Noi siamo contro l’obbligo vaccinale, siamo per la spiegazione e l’educazione”, ha affermato il leader leghista in visita a Mercato Centrale appena inaugurato a Milano.
“La Regione Lombardia – ha ricordato – ha ormai ha vaccinato più dell’80% dei suoi cittadini, volontariamente e spontaneamente. Quindi non servono obblighi o costrizioni, ci hanno detto che l’immunità si sarebbe raggiunta con il 70% o l’80% delle vaccinazioni, quindi ci siamo”, ha affermato Salvini, aggiungendo “ringraziamo chi si è vaccinato, io tra loro, ma non possiamo rovinare la vita di chi ha fatto un’altra scelta”.