(Teleborsa) – “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) fotografa in maniera chiara l’impegno del Governo a finanziarie infrastrutture ferroviarie, quindi a potenziare la mobilità sostenibile, ma ritengo anche interessante evidenziare il come realizzeremo queste infrastrutture. Oltre alla concentrazione di investimenti, affronteremo infatti uno stretto confronto con i territori che saranno attraversati dalle opere, proprio focalizzandoci sulla sostenibilità sociale di tali investimenti”. Queste le parole – secondo quanto riporta FS News, il portale di informazione di Ferrovie dello Stato – dell’amministratrice delegata e direttrice generale di RFI (Gruppo FS) Vera Fiorani in occasione del suo intervento su Radio Radicale, nella trasmissione “Alta Sostenibilità” a cura di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, che ha visto la partecipazione del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e del presidente ANCE Gabriele Buia. Al centro del confronto le infrastrutture e la mobilità ferroviaria come volano dello sviluppo ambientale, economico e sociale dell’Italia nel post pandemia, in linea con i temi legati all’Agenda 2030 dell’ONU.
“Gli stakeholder e le collettività interessate – ha proseguito l’ad di RFI – avranno uno spazio di espressione sui numerosi progetti di grandissima dimensione che stiamo elaborando, e che a loro volta saranno sottoposti a un dibattito pubblico e a un confronto che il Governo ha fortemente voluto con i soggetti direttamente o indirettamente coinvolto dall’opera, quindi anche con chi, ad esempio, non sarà toccato direttamente dal tracciato, ma sarà comunque interessato a sapere come quell’opera infrastrutturale potrà essere connessa con quel territorio”.
Nel corso della trasmissione il tema delle infrastrutture sostenibili è stato affrontato a partire dal consuntivo dei primi sette mesi di attività del Governo e del Mims, che pongono le basi per le strategie da attuare nei prossimi dieci anni, e dell’Allegato Infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) 2021. Protagonista il trasporto ferroviario e la sua comparazione con le altre modalità: laddove la mobilità, nel suo complesso, contribuisce per il 25% alle emissioni inquinanti in Europa, quella ferroviaria su quella fetta pesa soltanto lo 0,5%.
“Complessivamente – evidenzia FS News – sono 62 i miliardi di investimenti che fanno capo al Mims da utilizzare nei prossimi anni per infrastrutture e mobilità sostenibili, il 56% di questi destinati al Sud Italia. Risorse che serviranno anche a ridurre del 38% l’indicatore di disuguaglianza sociale che penalizza oggi il nostro meridione. E nell’investire queste risorse, in gran parte inserite nel PNRR, grande attenzione andrà alla massima condivisione dei progetti e alla conduzione degli interventi con i territori, con le comunità locali e con tutti gli stakeholder. Perché alla sostenibilità economica e ambientale si associ quella sociale della trasparenza, dell’inclusione, dell’accessibilità e della valorizzazione di luoghi e persone coinvolte”.