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Biologico, Sinab: in crescita nell'ultimo anno superfici coltivate, operatori e consumi

(Teleborsa) – Superfici, operatori e consumi bio ancora in crescita. È questo il dato principale che emerge dalle analisi presentate alla 33esima edizione di Sana – Rivoluzione Bio 2021. I numeri forniti da Sinab per il Mipaaf, confermano che la superficie biologica nel 2020 è aumentata rispetto all’anno precedente di 5,1 punti percentuali, evidenziando tuttavia un trend di sviluppo più modesto rispetto ai maggiori Paesi europei. I terreni coltivati a biologico hanno attualmente superato i 2,1 milioni di ettari. In crescita, inoltre, il numero degli operatori del settore che ha raggiunto le 81.731 unità, con un incremento dell’+1,3%. Anche gli andamenti del mercato confermano la rilevanza del biologico. Secondo i dati dell’Osservatorio Sana, promosso da Bologna Fiere e curato da Nomisma, nel 2021 (anno terminante a luglio) i consumi interni hanno registrato una crescita del 5%, rispetto all’anno precedente. La spesa delle famiglie italiane si è attestata a 4,6 miliardi di euro: 9 famiglie su 10 hanno acquistato almeno un prodotto biologico nell’anno in corso. Negli ultimi dieci anni i consumi interni hanno registrato un’impennata del 133%.

Notevole l’incremento dell’export che, sempre nell’ultimo anno, è aumentato dell’11%, raggiungendo quota 2,9 miliardi di euro, con una crescita negli ultimi dieci anni del 156%. L’Italia si posiziona al secondo posto per export dopo gli Stati Uniti. “Il biologico si conferma fondamentale per il rilancio del sistema agroalimentare italiano, anche se il tasso di crescita della SAU bio si è rivelato inferiore a quello dei maggiori Paesi Ue. Considerando – ha spiegato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio – che in questo momento si stanno definendo le scelte prioritarie del Piano strategico Nazionale della PAC post 2022 che determineranno lo sviluppo del settore agricolo e alimentare per i prossimi dieci anni, riteniamo che sia il momento ideale per intervenire e colmare il gap di crescita con gli altri Paesi. Crediamo dunque che sia imprescindibile un’immediata approvazione della legge sul biologico per avere a disposizione tutti gli strumenti necessari, a partire dal Piano d’Azione, per affrontare le sfide del settore”.

“Cosi’ come ogni bene di consumo biologico è attento all’ambiente e alla salute delle persone è chiaro che produttori, trasformatori e distributori del settore debbano essere attenti anche all’intero ciclo di vita delle merci, riservando un occhio di riguardo al discorso del riciclo e del packaging ecocompatibile – ha aggiunto Roberto Zanoni, presidente di AssoBio – La crescita dei consumi interni di prodotti biologici nella distribuzione moderna, +7% nel 2020 e +5% negli ultimi 12 mesi a luglio, conferma che la sensibilità per i temi della sostenibilità è aumentata a tutto tondo, con l’emergere della crisi pandemica. Il binomio prodotto-packaging sostenibile è quindi un aspetto fondamentale di coerenza, che il consumatore ha compreso a pieno e che ormai in un certo senso si aspetta”.

“Grazie alla sua grande biodiversità l’Italia presenta una naturale vocazione per l’agricoltura biologica, un comparto che, nonostante le grandi difficoltà dovute nel 2020 all’emergenza sanitaria, ha dimostrato di essere vitale, continuando la sua crescita in un contesto che ha visto diverse novità aumentate come la SAU bio che ha raggiunto in Italia quota 2,1 milioni di ettari pari a circa il 17% del territorio”, ha dichiarato in una nota Francesco Battistoni, sottosegretario al Mipaaf. “A livello europeo, dopo la strategia “Farm to Fork” ed i suoi noti obiettivi, è stato varato il nuovo Piano d’Azione per la produzione biologica, con lo scopo in primis di stimolare la conversione delle aziende e la domanda dei consumatori”, ha aggiunto Battistoni. “In Italia, in attesa della definitiva approvazione della legge quadro, che rappresenta il futuro per il settore assieme alla redazione del Piano Strategico della PAC, il PNRR ha portato in dotazione per il bio 300 milioni di euro in 5 anni. Sono questi alcuni dei punti da cui il nostro biologico può ripartire, confortato dai dati per l’anno 2020 elaborati dal SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) per il Mipaaf che ci confermano che il settore non solo ha retto all’urto della pandemia ed alle difficoltà oggettive che ne sono seguite ma, rispetto al 2019, è tornato a crescere in maniera evidente”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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