(Teleborsa) – L’OCSE ha rivisto al rialzo le previsioni di ripresa economica dell’Italia per quest’anno: ora prevede ora che il PIL segnerà un +5,9% nel 2021 e un +4,1% nel 2022, dopo un calo dell’8,9% nel 2020. Un secondo trimestre più forte del previsto spiega la revisione al rialzo rispetto alla previsione di espansione del 4,5% fatta a maggio, sottolinea l’organismo internazionale con sede a Parigi. La nuova stima è contenuta nell’Economic Survey of Italy, un documento che esorta il governo italiano a continuare il sostegno a famiglie e imprese colpite dalla pandemia fino a quando la ripresa non sarà saldamente in corso, ma che evidenzia come le misure di sostegno dovrebbero essere sempre più mirate.
Il report raccomanda che una volta passata la pandemia, la spesa pubblica e la politica fiscale siano riformate per integrare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Attualmente, “le spese legate alle pensioni superano gli investimenti in infrastrutture, istruzione e formazione, penalizzando i giovani, molti dei quali sono senza lavoro e a rischio povertà”, sottolinea l’OCSE.
Un altro aspetto preoccupante è che la partecipazione alla forza lavoro rimane particolarmente bassa per le donne, soprattutto quelle con figli. Inoltre, l’accesso a servizi di assistenza all’infanzia di qualità e alla formazione per gli adulti dovrebbe essere migliorato in tutte le regioni, afferma il rapporto. L’OCSE ricorda anche che le tasse sul lavoro in Italia restano troppo alte. “Il rapporto raccomanda l’attuazione di una riforma fiscale globale per ridurre la complessità del sistema e le tasse sul lavoro – si legge – Questo dovrebbe essere finanziato attraverso una migliore compliance, guidata da un maggiore uso della tecnologia e dei pagamenti con carta”. Raccomandate anche minori spese fiscali, maggiori imposte su beni immobili e successioni, riduzione delle aliquote fiscali marginali effettive per i redditi secondari.
“Il Piano nazionale di recupero e resilienza dell’Italia sta attivando una crescita più forte, più verde, più equa e più digitalizzata, che andrà a beneficio di tutti gli italiani”, ha commentato il segretario generale dell’OCSE Mathias Cormann. “Un settore pubblico più efficiente è fondamentale per garantirne il successo – ha aggiunto – Il piano deve essere pienamente attuato e integrato con riforme per sostenere un’ulteriore crescita, anche con maggiori investimenti in infrastrutture verdi e ricerca e sviluppo e riforme per continuare a guidare l’effettiva trasformazione digitale dell’economia”.
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