(Teleborsa) – “L’accento che in questo momento viene posto sulla sostenibilità ambientale è positivo e condivisibile ma deve essere sposato con altri due pilastri di sostenibilità che in questo momento vengono un po’ accantonati quello sociale e quello economico”.
Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Meeting di Rimini. “Bisogna cercare di coniugare queste tre dimensioni – ha aggiunto – altrimenti la sostenibilità delle imprese in alcuni settori sarà impossibile se seguiamo traguardi molto ambiziosi senza capire che il collasso di alcuni settori inevitabilmente causerà problemi sociali la cui soluzione non potrà essere cig a vita”. Secondo Giorgetti ci si deve chiedere “cosa dobbiamo fare per coloro che inevitabilmente perderanno il posto di lavoro” e “la politica deve accettare la sfida ma deve preoccuparsi di farlo in modo responsabile. La sostenibilità deve essere responsabile e a sua volta sostenibile”.
Secondo Giorgetti “le tante risorse che mettiamo in campo con il PNRR, e anche senza il PNRR, non possono essere distribuite senza criterio ma devono essere orientate esattamente comprendendo la sfida della rivoluzione ambientale e digitale ed essere finalizzate ad attutirne le inevitabili conseguenze di tipo sociale”.
Rispetto alle situazioni di crisi “noi come MiSE diamo un sacco di soldi alle imprese. Ma dobbiamo dire loro te li do se tu ti impegni a aiutarmi a risolvere le situazioni di crisi, ad assorbire lavoratori che da anni attendono di essere formati”.
Quanto all’ex Ilva “non è in stallo. Il Governo e i nuovi amministratori che nel frattempo sono stati nominati stanno lavorando a un piano. E siamo “prudentemente ottimisti sul fatto che nell’arco di poco tempo i nuovi amministratori presenteranno un piano credibile per il rilancio dell’acciaieria ma in modo ecologicamente compatibile”.
Un passaggio anche su Alitalia che “era una compagnia fallita. Le regole per cui lo Stato in modo eccezionale può fare impresa sono stabilite e regolate dalla Commissione europea. Ita nasce con la volontà da parte del governo di farla volare con proprie ali e quindi nasce con una conformazione economicamente sostenibile”. Sul futuro della nuova compagnia, ha spiegato Giorgetti “nessuno ha la sfera di cristallo”. Nel settore delle compagnie aeree, anche a causa della crisi pandemica “nessuno può dire se avrà successo. Chi dice il contrario dice delle cose totalmente fuori di senso”.