(Teleborsa) – La Banca centrale ungherese inasprisce ulteriormente la sua politica monetaria per combattere l’aumento dell’inflazione in un contesto di forte ripresa dell’economia.
L’istituto centrale, guidato dall’ex ministro dell’Economia Gyorgy Matolcsy, ha deciso di alzare i tassi di interesse di 0,30 punti portando così il costo del denaro all’1,50%. Si tratta del terzo ritocco all’insù di quest’anno dopo quello di giugno e luglio. In risposta alla pandemia, nell’estate 2020, la banca centrale ungherese aveva abbassato i tassi al minimo storico dello 0,6%.
Nel documento che accompagna la decisione i funzionari della MNB sottolineano il “successo” della ripresa economica del Paese che ha registrato, nel secondo trimestre dell’anno in corso, una espansione del 2,7%, rispetto ai tre mesi precedenti “superando il livello pre-crisi”. Su base annua il PIL ungherese è cresciuto del 17,9 per cento.
Al fine di “garantire la stabilità dei prezzi” – si legge nel documento – il Consiglio monetario ha dunque ulteriormente inasprito le condizioni monetarie, proseguendo il ciclo di rialzo dei tassi di interesse iniziato a giugno.