(Teleborsa) – Il decreto localizzazioni “non è punitivo in alcun modo” nei confronti delle imprese. Lo ha affermato la sottosegretaria al Ministero dell’Economia Alessandra Todde, co-autore del provvedimento ancora allo stadio di bozza assieme al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, in risposta alle critiche mosse dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi.
Todde ha precisato che il provvedimento “si rivolge ad aziende che non sono in crisi, che non sono in difficoltà, e decidono legittimamente di cambiare strategia”. Il tema – ha spiegato – riguarda la responsabilità sociale, al centro dei codici etici di molte aziende, ed “è importante metterla in pratica quando si prende in considerazione un così grande numero di famiglie” e spesso “si prendono soldi pubblici”, occorre dunque “fare un percorso ordinato, in cui si dialoga con le istituzioni, con le parti sociali e si cerca, se c’è, una soluzione”.
Anche il Commissario europeo Paolo Gentiloni è intervenuto a proposito del decreto e delle critiche mosse da Bonomi, nell’ambito del Meeting di Rimini, affermando che “certamente” il ripensare a questa legge con attenzione “è un tema legittimo”, ma “senza attacchi al governo”. Il punto – ha ribadito – “è quello di attrarre investimenti in Italia e non illuderci di poter congelare la situazione occupazionale e la presenza straniera nel Paese”.
“E’ chiaro che dobbiamo difendere posto di lavoro per posto di lavoro nelle imprese che oggi minacciano licenziamenti” – ha chiarito – ma occorre sfruttare l’opportunità offerta dal PNRR per attrarre gli investimenti, con la riforma della giustizia civile e della concorrenza e le politiche attive del lavoro. “Risolviamo il problema del lavoro se rendiamo la nostra economia più competitiva e più sostenibile“, ha sottolineato.