(Teleborsa) – L’OMS si esprime a sfavore rispetto alla possibilità di somministrare una terza dose di vaccino anti-Covid, proprio mentre in diversi Paesi di discute la possibilità di estendere la copertura, a causa della scarsa protezione offerta dalle due dosi contro la variante Delta. Il “niet” arriva proprio nel giorno in cui il Presidente americano Joe Biden ha annunciato che avvierà la somministrazione della terza dose in USA a partire dal 20 settembre.
Il parere espresso dagli esperti dell’Organizzazione suprema per la sanità ha a che fare con la priorità di vaccinare tutti, compresi i Paesi che non hanno ancora avuto accesso al vaccino, e solo dopo discutere di una eventuale terza dose. Lo ha spiegati Soumya Swaminathan, responsabile del team di ricerca dell’OMS, in conferenza stampa, affermando “al momento i dati non indicano il bisogno di una terza dose”.
“Ci opponiamo fermamente alla terza dose per tutti gli adulti nei paesi ricchi, perché non aiuterà a rallentare la pandemia“, ha detto l’esperta, spiegando che i “booster” nei Paesi in cui manca la vaccinazione “favorirebbero l’emergere di nuove varianti”.
Il collega Bruce Aylward ha concordato che “ci sono abbastanza vaccini per tutti, ma non stanno andando nel posto giusto al momento giusto” ed ha affermato che andrebbero favorite le prime vaccinazioni piuttosto che completare il ciclo.