(Teleborsa) – Sono 37 le navi cargo – secondo i dati di VesselFinder – che stazionano davanti al porto di Long Beach (Los Angeles), il principale porto statunitense per gli scambi con il continente asiatico. Il numero è molto vicino a 40, il record raggiunto il primo febbraio di quest’anno, e più che dobbio rispetto alla media dei mesi di giugno e luglio. L’attesa media per l’ormeggio è invece di 6,2 giorni, rispetto ai 5,7 di fine giugno, secondo i dati del porto di Los Angeles.
L’impatto di questi numeri va oltre il singolo porto californiano: la congestione dell’importante snodo commerciale potrebbe avere effetti a catena su altre località, far diminuire i margini per chi si occupa di importazione e far aumentare i prezzi finali per i consumatori. Per ora le prospettive non sono rosee: già una settimana fa Hapag-Lloyd – colosso tedesco delle spedizioni via mare – aveva affermato che “tutti i terminal rimangono estremamente congestionati e si prevede che continueranno ad esserlo” e di prevedere “un’ulteriore impennata delle importazioni con l’avvicinarsi dell’alta stagione“.
Quello di Long Beach non è però l’unico porto mondiale in una situazione di congestione. Le operazioni al terminal Meishan del porto cinese di Ningbo-Zhoushan rimangono interrotte per il sesto giorno consecutivo, dopo che un membro del personale è risultato positivo al Covid-19 e le autorità dello scalo hanno immediatamente bloccato gli sbarchi a tempo indeterminato in quella porzione del porto.
“Sembra che non ci sia ancora una tempistica per la riapertura del terminal Meishan a Ningbo. Non ci sono notizie provenienti dal terminal stesso e l’ultimo avviso proviene dal vettore Yangming lunedì mattina, il quale ha avvertito di ritardi a servizi specifici e congestione – ha commentato Lars Jensen, esperto di trasporto marittimo e CEO della Vespucci Maritime – Ciò significa che ora siamo al sesto giorno della chiusura e che dovrebbero essere previsti crescenti problemi di congestione negli altri terminal di Ningbo e si dovrebbe prevedere anche un impatto su Shanghai“.