(Teleborsa) – Prime multe a Treviso e Milano, nel primo caso cinque clienti di una sala scommesse sono stati trovati sprovvisti del Green pass e ora dovranno pagare una multa che varia dai 400 ai 1.000 euro, come previsto dalla normativa; e, nel secondo, perché un cliente di una palestra utilizzava il pass di un’altra persona. Sempre a Milano un 68 enne è stato multato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dopo essersi rifiutato di mostrare il Green pass Tensione, invece, a Padova dove un 46 enne tunisino è stato allontanato dalla polizia dopo aver tentato diverse volte di sedersi in un bar nonostante fosse sprovvisto della certificazione verde. L’uomo ha ricevuto un ordine di espulsione ed è stato trasferito al centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo.
Ad una settimana dall’introduzione dell’obbligatorietà del Green pass arrivano le prime sanzioni, mentre le principali città italiane si preparano ad intensificare i controlli in vista del Ferragosto: l’indicazione da parte del Viminale, è quella di intensificare i controlli, pur con discrezione, affidando alle varie prefetture il compito di organizzare l’impiego delle forze dell’ordine sul territorio. Particolare attenzione sarà rivolta, ovviamente, ai principali luoghi di villeggiatura, soprattutto tenuto in considerazione che le discoteche sono ancora chiuse e che di conseguenza aumenta il rischio di assembramenti in spiagge, strade o piazze della movida. L’obiettivo è quello di garantire il rispetto delle norme anti-Covid, dal distanziamento all’obbligo delle mascherine al chiuso, fino alla verifica del Green pass.
Nessuna firma per ora da parte dei sindacati al Protocollo sulla sicurezza delle scuole in vista dell’avvio dell’anno scolastico. E’ quanto emerge al termine dell’incontro che si è svolto ieri tra sindacati e i tecnici del ministero dell’Istruzione. Criticità, in base a quanto si apprende, sarebbero sorte in relazione al Green pass, ai controlli, ai tamponi e al distanziamento in classe. Entro agosto il documento dovrà essere approvato.
Non si placano, intanto, le proteste, con gli appelli contro la “dittatura sanitaria” che rimbalzano da un social all’altro. Nei prossimi giorni il popolo del “no Green Pass” tornerà di nuovo in piazza, così come gli attivisti del movimento IoApro, da sempre contrari all’obbligo del certificato.