(Teleborsa) – , la più grande compagnia petrolifera russa, ha registrato una produzione media di idrocarburi (escludendo il progetto West Qurna-2) di 2.109 mila barili equivalenti di petrolio (boe) al giorno nei primi sei mesi dell’anno, in calo del 2,1% su base annua, mentre nel secondo trimestre del 2021 la produzione è aumentata del 4,2% anno su anno. “La dinamica della produzione – spiega la società – è riconducibile alla dinamica delle limitazioni esterne alla produzione petrolifera dovute all’accordo OPEC+”. La produzione di idrocarburi è diminuita del 4% su base trimestrale a causa della dinamica della produzione di gas in Uzbekistan.
Nel primo semestre del 2021, la produzione di petrolio (sempre escludendo il progetto West Qurna-2) è stata di 38,2 milioni di tonnellate, il 4,3% in meno su base annua, mentre nel secondo trimestre del 2021 la produzione di petrolio è stata di 19,5 milioni di tonnellate, che è superiore del 2,5% su base trimestrale. “La dinamica della produzione petrolifera è stata trainata dall’accordo OPEC+ concluso ad aprile 2020, che ha portato a limitazioni alla produzione petrolifera del gruppo in Russia e ad alcuni progetti internazionali”, è stato il commento della società.