(Teleborsa) – “Mancata adozione di misure per prevenire l’attivazione dei servzi premium non richiesti”. Con questa motivazione l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato Tim, Vodafone e Wind.
Nel dettaglio, con tre differenti delibere, l’Agcom ha sanzionato Wind per 812mila euro, Vodafone per 754mila euro e Tim per 638mila euro. “Le società – spiega l’Authority – non hanno adottato con la dovuta tempestività ed esaustività misure idonee a prevenire l’attivazione dei servizi premium in assenza del previo consenso degli utenti né a impedirne l’addebito anche in casi di chiara incompatibilità del servizio con l’espressione del consenso”. Inoltre – prosegue l’Antitrust – “non hanno adottato, con riguardo alle iniziative ripristinatorie conseguenti, ogni misura richiesta dall’ordinaria diligenza per appurare l’esatta dimensione del fenomeno e per assicurare una corretta ed efficace gestione dei reclami per l’erogazione dei rimborsi agli utenti”.
Le società possono fare ricorso al Tar contro i provvedimenti entro 60 giorni.