(Teleborsa) – Gli Stati Uniti corrono – PIL statunitense è previsto crescere del 7% quest’anno, 0,6 punti percentuali rispetto alle stime di aprile, e del 4,9% nel 2022, ovvero 1,4 punti percentuali in più rispetto ad aprile – e il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo la crescita mondiale per il 2022. L’economia globale è prevista crescere quest’anno del 6%, stima invariata rispetto ad aprile. Nel 2022 invece la crescita è stata rivista al rialzo di 0,5 punti percentuali, al +4,9% con la corsa degli Usa.
Il Fmi rileva anche che i rischi sulla ripresa economica globale sono al ribasso anche se un più diffuso accesso ai vaccini potrebbe migliorare l’outlook. “L’emergere di nuove varianti molto contagiose potrebbe deragliare la ripresa e spazzare via 4.500 miliardi di dollari dal PIL entro il 2025″. E’, dunque, “necessaria una rapida azione multilaterale per l’accesso ai vaccini. Questo potrebbe salvare vite umane e aggiungere miliardi di dollari alla crescita economica globale”, mette in evidenza il capoeconomista del Fondo, Gita Gopinath.
Riviste al rialzo le stime di crescita dell’Italia per il 2021 e il 2022. Dopo la contrazione dell’8,9% nel 2020, il pil del Belpaese è atteso crescere quest’anno del 4,9%, ovvero 0,7 punti percentuali in più rispetto al +4,2% previsto in aprile. Nel 2022 l’economia italiana è prevista crescere 4,2%, 0,6 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di aprile. L’Italia corre così più della Germania, il cui PIL è atteso crescere del 3,6% quest’anno e del 4,1% il prossimo.
Il debito pubblico italiano è atteso nel 2021 al 157,8% del PIL, mentre il deficit è stimato all’11,1%, in aumento di 2,3 punti percentuali rispetto all’8,8% previsto in aprile.
Buone notizie per l’ economia dell’area euro che avanza più veloce del previsto. Il PIL crescerà quest’anno del 4,6% e il prossimo del 4,3%. Riviste, dunque, al rialzo, rispettivamente di 0,2 e 0,5 punti percentuali, le stime per Eurolandia. Il Fondo mantiene invariate le previsioni per la Francia, a +5,8% per il 2021 e +4,2% per il 2022, e alza quelle per il prossimo anno della Germania a +4,1% (+0,7 punti) mantenendo invariata al 3,6% quella di quest’anno. Il pil spagnolo crescerà del 6,2% nel 2021 e del 5,8% nel 2022. In forte crescita la Gran Bretagna, che segna quest’anno un +7,0% (+1,7 punti) e il prossimo un +4,8% (-0,3 punti).
Il Fmi rileva anche che una “chiara comunicazione da parte delle banche centrali sull’outlook della politica monetaria è essenziale per le aspettative di inflazione e per salvaguardare contro una prematura stretta delle condizioni finanziarie. C’è comunque il rischio che le pressioni transitorie” sui prezzi “possano diventare più persistenti e che le banche centrali possano dover prendere azioni preventive”.
L’altra sfida comune che il mondo di trova ad affrontare oltre al Covid è quella di “ridurre le emissioni e rallentare l’aumento delle temperature globali per evitare risultati sanitari ed economici catastrofici”. Lo afferma il capo economista del Fmi, Gopinath, sottolineando che serve una spinta alle infrastrutture verdi e alle ricerca in tecnologie verdi. Le politiche nazionali adottate dai vari paesi devono essere disegnate sulla pandemia. “Per sfuggire alla crisi acuta” è necessario dare “priorità alla spesa sanitaria. Per assicurare la ripresa” serve poi “invertire le perdite accumulate nell’istruzione, sostenere la riallocazione del lavoro e del capitale verso settori in crescita tramite sussidi mirati all’assunzione – mette in evidenza Gopinath -. Infine serve investire nel futuro portando avanti obiettivi di lungo termine per aumentare la capacità produttiva, accelerare la transizione verso una minore dipendenza dal carbone e assicurare che i progressi siano condivisi in modo equo”.
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