(Teleborsa) – In occasione del quarto “Worldwide Demonstration Rally”, evento cospirazionista che inneggia a libertà e diritti organizzato a livello globale, domani alle 17.30 oltre 80 città italiane vedranno scenderanno in piazza i ‘No-vax’ di tutto il Paese. A ingrossare le fila della manifestazione è la recente approvazione da parte del governo Draghi del decreto Covid che, a partire dal prossimo 6 agosto, introduce l’obbligo del Certificato Covid, il cosiddetto ‘Green pass’ per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali e ricreativi, sale da gioco e casinò, concorsi pubblici.
Da Aosta a Ragusa, da Lecce a Pordenone domani tutta Italia vedrà scendere in piazza la galassia negazionista. Una iniziativa lanciata via internet che arriva a due giorni dalla manifestazione di Torino, dove il “No Paura Day” ha raccolto circa duemila persone a piazza Castello. Gli attivisti si scagliano contro “il passaporto di schiavitù, l’obbligo vaccinale, la truffa Covid, la dittatura”.
A protestare contro il certificato verde anche diverse associazioni dai ristoratori agli organizzatori di matrimoni. “ll 40% degli esercizi a livello nazionale non ha aree esterne e 18 milioni di persone non sono ancora vaccinate. Sono 18 milioni di clienti che certe attività rischiano di perdere, così si riduce la domanda e si rischia di perdere una potenziale fetta di clientela che vale 18 milioni di persone – afferma Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe Confcommercio la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi analizzando l’impatto che il green pass potrebbe avere su ristoranti al chiuso e i bar –. Sono misure che creano un impatto economico, un impatto organizzativo e assegnano responsabilità individuali collettive alla categoria e che ritengo inefficaci”.
l’evento per la libertà e i diritti che però soprattutto in Italia, all’indomani dell’approvazione del decreto che introduce il green pass, assumerà un significato tutto particolare, molto specifico. Del resto, come si legge nella pagina fb italiana, «l’azione del governo durante la pandemia di Coronavirus è un problema internazionale che richiede una risposta internazionale. Ci battiamo insieme per i valori umanitari e costituiamo un faro di vera solidarietà internazionale». La Worldwide demonstration ufficiale a Ostia, sul litorale romano, proprio domani dalle 15, ma in tutta Italia sono state indette altre manifestazioni, per le 17.30 mirate proprio a contestare la misura che entrerà in vigore il 6 agosto. Presìdi sono previsti in tantissime città, da Roma a Genova passando per Firenze, Torino, Milano, Napoli, Bologna, Padova, Cagliari, Bergamo, Catania, Palermo, Reggio Emilia, Biella, Parma, Pescara, Varese, Ostia, Pordenone, Ravenna, Forlì, Lodi e Como.