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Aspi, Allocca. “Con Next to Legality monitoraggio continuo e prevenzione”

(Teleborsa) – “Potenziamento del sistema di controllo interno e promozione del monitoraggio continuo dei rischi, al fine di integrare performance e compliance, garantendo integrità, trasparenza e qualità in tutti i processi aziendali”. Questa – come spiega Nicola Allocca, direttore Risk, Compliance and Quality di Autostrade per l’Italia e vicepresidente dell’Anticorruption Committee del Business all’Ocse
(BIAC) – la strategia adottata da Aspi con il programma “Next to Legality” per fronteggiare il rischio corruzione. Una politica che assicura “tolleranza zero in caso di accertati disallineamenti a regole oggettive, chiare ed imparziali”. Il fenomeno frodi e corruzione, secondo i dati statistici, registra un impatto sociale che nell’Ue è stimato in oltre 900 Mld l’anno “risorse che – afferma il manager – potrebbero essere utilizzate per eliminare la fame nel mondo (229 miliardi l’anno), offrire acqua potabile globalmente (129 miliardi l’anno), assicurare la sanità gratuita nei paesi più poveri (115 miliardi l’anno)”.

Quest’anno la Presidenza italiana del G20 si è posta come obiettivo prioritario la lotta alla corruzione. Un’esigenza dettata dall’allarmante crescita di tale fenomeno sul piano nazionale e internazionale nel 2020 a causa della pandemia da Covid-19. Quali gli impegni recentemente sanciti nella seconda riunione del Gruppo di lavoro anticorruzione del G20?

“La lotta alla corruzione è un punto chiave dell’agenda del G20. Mi sento orgoglioso di come il nostro Paese ha esercitato la presidenza: con serietà, professionalità, competenza e concretezza. Il 2021 è stato un anno fondamentale per le politiche anticorruzione sul piano globale. Il deterioramento della situazione economica generale e degli individui dovuta agli effetti del Covid-19 ha, insieme all’incertezza sul futuro, aumentato le pressioni alle quali i soggetti sono sottoposti incrementando al contempo l’esposizione al rischio corruzione in tutti gli ambiti. È in questo contesto che si è tenuta la seconda riunione del Gruppo di lavoro anticorruzione del G20 che ha contemplato una sessione specifica con l’omonimo gruppo di lavoro dell’Ocse. L’incontro si è focalizzato sui temi della foreign bribery e sulla promozione della trasparenza e dell’integrità nel settore privato. Da questa riunione è emersa l’importanza del dialogo internazionale per la
condivisione delle best practice, secondo il principio che tutti dobbiamo giocare con le stesse regole, e dell’adozione da parte delle aziende di condotte di business responsabili coadiuvate dall’implementazione di sistemi di controllo interno robusti ed efficaci, nonché l’utilizzo di
soluzioni innovative in ambito compliance. In tale contesto, come relatore, ho avuto l’onore di condividere con la platea il programma di Aspi ‘Next to legality’ “.

Quali le principali azioni messe in campo da Aspi per far fronte alla corruzione?

“Autostrade per l’Italia ha presentato quest’anno il proprio Piano industriale con il quale punta a diventare un operatore integrato nell’ambito della mobilità sostenibile. Per fare questo sono state messe in piedi delle azioni poderose: un programma di investimenti e manutenzioni di 21,5 miliardi di euro che genera un importante effetto indotto sull’economia generale e se a ciò si aggiunge che
stiamo assumendo 2900 professionisti, si può capire la rilevanza e la complessità che assume il contesto di riferimento. Al fine di fornire una risposta efficace e tempestiva, all’interno del Piano industriale è stata prevista una direttrice specifica denominata ‘Next to Legality’ che ha l’obiettivo di tracciare tutte le azioni rivolte a potenziare il nostro sistema di controllo interno. I fondamenti di questo programma sono l’implementazione effettiva di linee guida, strumenti, framework e delle gold standard of monitoring dell’Ocse, del Business all’Ocse (BIAC), del B20 e del G20. In Aspi non esiste un trade off tra performance e compliance, risultati e regole, business e valori. Quello che è fondamentale oggi per le aziende è essere consapevoli del ruolo che ricoprono nella società civile. Per questo, valutiamo l’impatto delle nostre azioni non solo dal punto di vista economico-finanziario ma anche sotto il profilo delle conseguenze sociali che queste azioni hanno nel contesto dove vanno ad agire”.

Con la digitalizzazione del mercato le pratiche corruttive hanno subito una trasformazione?

“Assolutamente sì e tale trasformazione ci impone di cambiare completamente il paradigma con cui guardiamo il mondo. Oggi il rischio che corrono la maggior parte delle aziende è di non percepire gli impatti che provengono dalla sfera digitale. Il comportamento di successo, in questo contesto evoluto, è utilizzare la tecnologia e l’intelligenza artificiale per sviluppare soluzioni innovative in ambito compliance per abilitare una ‘Fraud Free Zone’, ovvero un’area dove non è possibile perpetrare alcun atto illecito”.

Nel dettaglio in che modo le tecnologie abilitanti come big data, analytics e intelligenza artificiale vengono adottate in Aspi nell’ambito dell’analisi del rischio corruzione?

“Il nostro programma anticorruzione si basa anche sull’implementazione di un sistema di monitoraggio continuo dei processi che, attraverso l’analisi del 100% dei dati, genera risultati real time attraverso controlli ‘intelligenti’ in grado di discriminare tra minaccia e opportunità e soprattutto di fornire indicazioni al management per prendere decisioni in modo più consapevole. In Aspi, ad oggi, stiamo implementando uno strumento in grado di individuare tempestivamente ogni possibilità di anomalia e risolverla rapidamente”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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