(Teleborsa) – , società quotata su AIM Italia e attiva nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e hotel, ha registrato ricavi consolidati in crescita del 47,8% a 25,7 milioni di euro nel primo semestre 2021. La società marchigiana sottolinea che le 3 unità produttive del gruppo hanno ripreso a pieno regime e in particolare lo stabilimento di Philadelphia (USA) ha un portafoglio ordini pari a circa 18 settimane lavorative rispetto allo standard di 4-5 settimane. Le entrate non sono ancora tornate ai livelli pre-pandemia: nei primi sei mesi del 2019 erano state di 31,5 milioni di euro.
L’EBITDA si è assestato a 3,8 milioni di euro (EBITDA Margin al 14,8%), contro i -3,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2020 e i 3,7 milioni di euro di primi sei mesi del 2019. La posizione finanziaria netta risulta pari a -37,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai -38,1 milioni del 31 marzo, “nonostante l’incremento del capitale circolante netto conseguente alla crescita del livello di attività ed alla necessità di incrementare il livello delle scorte di materie prime”.
“Il primo semestre 2021 ha dimostrato la capacità del gruppo Clabo di reagire alle terribili implicazioni della pandemia sul mercato del Ho.Re.Ca. oltre alla lungimiranza degli investimenti effettuati, con particolare riferimento all’acquisizione di Howard McCray, società che ha come core business le vetrine per lo “Small Retail” alimentare”, ha commentato il presidente e amministratore delegato di Clabo, Pierluigi Bocchini.
“La diversificazione su questo segmento di mercato ci sta consentendo una ripresa dei ricavi molto più rapida rispetto al solo segmento Ho.Re.Ca. e ci attendiamo un’ulteriore accelerazione delle vendite grazie alla recente introduzione della nuova gamma prodotti “Small Retail” anche sul mercato europeo”, ha aggiunto.