(Teleborsa) – , una delle società più antiche e più grandi al mondo nel settore informatico, ha registrato risultati migliori del previsto nel secondo trimestre dell’anno. I ricavi sono stati pari a 18,7 miliardi di dollari, in aumento del 3% su base annua (il tasso più alto in 3 anni) e superiori ai 18,29 miliardi di dollari previsti dagli analisti. L’utile per azione è aumentato del 7% a 2,33 dollari per azione, rispetto ai 2,29 dollari per azione del consensus, secondo dati Refinitiv.
“Abbiamo ampliato i margini operativi e aumentato i profitti nel trimestre, fornendo un contributo chiave alla nostra performance di cassa – ha affermato James Kavanaugh, vicepresidente senior e direttore finanziario di IBM – Abbiamo investito in acquisizioni strategiche per rafforzarci nel cloud ibrido e nell’AI, continuato a ridurre l’indebitamento e, coerentemente con il nostro impegno, nuovamente aumentato il nostro dividendo”.
La linea di business Cloud & Cognitive Software ha visto i ricavi crescere del 6%, quella Global Business Services del 12%. I ricavi di Red Hat (la società specializzata nel Cloud che IBM ha comprato per 34 miliardi di dollari nel 2019) sono stati in crescita del 20%. L’adjusted free cash flow è stato di 1,6 miliardi di dollari. La società ha restituito 1,5 miliardi di dollari agli azionisti in dividendi. Il debito è stato ridotto di 6,4 miliardi di dollari dalla fine dell’anno 2020.