(Teleborsa) – Il colosso bancario svizzero ha registrato risultati sopra le attese nel secondo trimestre dell’anno, sottolineando “condizioni di mercato favorevoli” e un “continuo slancio dei flussi e della crescita dei volumi”. L’utile netto attribuibile agli azionisti è stato di 2 miliardi di dollari, in aumento del 63% anno su anno, pari a un utile diluito per azione di 0,55 dollari. Questo dato si confronta con gli 1,23 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso e con gli 1,34 miliardi di dollari stimati dagli analisti, secondo dati Refinitiv.
“I nostri clienti hanno investito di più con noi, in mercati privati e conti gestiti separatamente. Sono venuti da noi per finanziare le loro case e le loro attività e per creare riserve di liquidità per eventi imprevisti, il che ha portato a un aumento dei nuovi prestiti netti di anno in anno – ha commentato il CEO Ralph Hamers – Hanno cercato il nostro consiglio quando hanno affrontato i cambiamenti del settore derivanti dalla pandemia, per digitalizzare i loro modelli di business e aumentare la scala. E così anche i ricavi della consulenza e dei mercati dei capitali sono aumentati“.
L’utile operativo ha raggiunto gli 8,98 miliardi di dollari rispetto ai 7,4 miliardi di un anno fa. Il rendimento del capitale netto si è attestato al 15,4%, rispetto al 9,7% di un anno fa. Il CET 1 ratio ha raggiunto il 14,5% rispetto al 13,3% di un anno fa.