(Teleborsa) – Le sofferenze nette delle banche italiane (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dagli istituti con proprie risorse) sono scese a 18 miliardi di euro a maggio 2021, in riduzione rispetto ai 19,8 miliardi di aprile 2021 e ai 26,2 miliardi di maggio 2020 (-8,2 miliardi pari a -31,3%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 70,8 miliardi (pari a -79,8%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari all’1,04% a maggio (era 1,50% a maggio 2020, 1,87% a maggio 2019 e 4,89% a novembre 2015). Sono i dati che emergono dal rapporto mensile dell’ABI, l’Associazione bancaria italiana.
I prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 4% a giugno 2021, rispetto a un anno fa. A maggio 2021, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 4,6% su base annua. L’aumento è del 4% per i prestiti alle famiglie. Nel sesto mese dell’anno, i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si sono mantenute su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,20% (2,21% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,16% (1,13% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,44% (1,40% a maggio 2021, 5,72% a fine 2007).
In Italia, a giugno 2021, la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +6,8% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, nello stesso mese, di circa 145 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +8,9% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di poco più di 18 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -8,1%). Nel sesto mese dell’anno, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,47%, (stesso valore nel mese precedente).
Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie rimane in Italia su livelli particolarmente infimi, a giugno 2021 risulta di 173 punti base (175 punti base nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).