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BCE, analisti: probabili ampi acquisti di asset anche dopo fine PEPP

(Teleborsa) – Con la revisione della strategia della BCE sulla politica monetaria “aumenta la probabilità che la banca centrale continui ad acquistare asset su larga scala una volta che il suo programma di acquisto di emergenza pandemico (PEPP) dovrebbe concludersi nel marzo 2022″. È quanto sostiene Fitch Ratings in un nuovo report sul tema, sottolineando che con il passaggio a un obiettivo di inflazione simmetrico del 2% (rispetto al precedente obiettivo “inferiore, ma vicino al 2%”) sarà più facile per la banca tollerare tassi di inflazione superiori al 2%, almeno temporaneamente.

“A differenza della recente adozione da parte della FED del suo obiettivo di inflazione media, la BCE non cercherà attivamente di recuperare il terreno perduto. In altre parole, non consentirà all’inflazione di aumentare per compensare gli episodi passati di inflazione molto bassa“, ha commentato Robert Sierra, direttore dell’Economics Team di Fitch. Con l’inflazione della zona euro che dovrebbe rimanere al di sotto dell’obiettivo nel medio termine, l’approccio più “forte” ora segnalato dalla BCE rende ancora più probabile che la BCE aumenti gli acquisti nell’ambito dell’Asset Purchase Program (APP) dalla primavera del 2022, si legge inoltre nel rapporto dell’agenzia di rating.

Un primo passo per capire le mosse future della Banca centrale europea sarà esaminare le decisioni che verranno prese nella riunione di politica monetaria del 22 luglio, la prima a recepire l’impostazione derivante dalla revisione della strategia recentemente conclusa. “Ci saranno necessariamente modifiche alla formulazione della forward guidance e una ristrutturazione delle considerazioni sulla politica monetaria, finora note come considerazioni introduttive”, sostiene il Focus sulla BCE e sulla nuova impostazione della politica monetaria a cura della Direzione Studi e Ricerche di . “Per il resto, non dobbiamo attenderci – prosegue l’analisi della banca italiana – alcuna nuova misura. Riteniamo che l’evoluzione dei dati e delle condizioni di finanziamento non richieda alcuna variazione in corsa. L’eventuale evoluzione del dibattito interno sul PEPP, con una minoranza che già ritiene opportuno ridurre gli acquisti netti, emergerà soltanto con la pubblicazione del verbale. Riteniamo però che soltanto a settembre la BCE deciderà se ridurre o no gli acquisti nel quarto trimestre”.

In un report uscito qualche giorno fa, S&P Global Ratings ha invece sostenuto che “un vantaggio dell’annuncio da parte della BCE prima della scadenza di fine estate può essere che (l’istituzione di Francoforte, ndr) può sentirsi più a suo agio con il proprio tapering e il tapering che la FED ha iniziato ad annunciare”. Inoltre, la nuova strategia di inflazione “potrebbe consentire alla BCE di aumentare gli acquisti netti nell’ambito del suo Asset Purchase Programme, il programma di QE originale, dedicato alla lotta contro l’inflazione bassa, riducendo gli acquisti netti nell’ambito del PEPP. Il risultato sarebbe che la BCE potrebbe ridurre gli acquisti netti totali più gradualmente di quanto inizialmente previsto“.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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