(Teleborsa) – La decisione del Giappone di escludere gli spettatori dalle Olimpiadi di Tokyo potrebbe costare al settore della riassicurazione globale circa 300-400 milioni di dollari a causa dei pagamenti per i rimborsi di biglietti e prenotazioni. Lo afferma un nuovo rapporto di Fitch Ratings, dal quale emerge che questa cifra è però solo il 10%-15% dell’importo che i riassicuratori avrebbero dovuto affrontare se le Olimpiadi fossero state cancellate.
L’agenzia di rating stima che la copertura assicurativa totale per le Olimpiadi sia pari a circa 2,5 miliardi di dollari, di cui 1,4 miliardi di dollari stipulati dal Comitato Olimpico Internazionale e dal Comitato Organizzatore di Tokyo, 800 milioni di dollari dalle emittenti TV e 300 milioni di dollari da altri soggetti, come le squadre, gli sponsor e le strutture ricettive. Secondo Fitch, i riassicuratori subiranno le perdite maggiori, in quanto le esposizioni ad alto rischio sono in genere fortemente riassicurate. La riassicurazione è uno strumento di cui si servono le compagnie di assicurazione per assicurarsi a loro volta.
La decisione di escludere il pubblico è stata valutata come l’unica possibile per non dover cancellare per il secondo anno di fila i Giochi Olimpici. Nel caso fossero stati cancellati, si sarebbero registrate le maggiori perdite mai assicurate per la cancellazione di un singolo evento. Fitch sottolinea che le perdite stimate per l’intero comparto della riassicurazione non dovrebbero comunque incidere in modo significativo sugli utili, dato che gli operatori avevano già accantonato ingenti somme in vista di potenziali perdite.