(Teleborsa) – “Anche se il ritmo degli aumenti dei prezzi è cresciuto nella prima metà di quest’anno, le attese sono per un ritorno a livelli ampiamente coerenti con l’obiettivo di inflazione di lungo periodo del 2% del FOMC dopo un periodo di inflazione temporaneamente più elevata. Detto questo, i rischi al rialzo per le prospettive di inflazione a breve termine sono aumentati“. È quanto si legge nel Monetary Policy Report della Federal Reserve, il rapporto semestrale che la banca centrale USA invia al Congresso.
Tra i temi che la FED tiene sott’occhio c’è quello dei colli di bottiglia della catena di approvvigionamento, con effetti su produzione e commercio. “Lo stress sulle catene di approvvigionamento si riflette in arretrati di ordini storicamente elevati e scorte storicamente basse; queste tensioni, insieme alla forte domanda, hanno portato a un aumento delle pressioni sui prezzi. Rimane incertezza sul quando questi colli di bottiglia si risolveranno, poiché riflettono la catena di approvvigionamento globale e fattori specifici del settore, ma per alcuni beni, come il legname, i precedenti forti aumenti dei prezzi hanno iniziato un’inversione di rotta”.
Il rapporto indica che è ancora presto per mettere in discussione il programma di acquisti da 120 miliardi di dollari al mese, di cui acquisti di titoli di Stato per 80 miliardi e titoli garantiti da mutui ipotecari (MBS) per 40 miliardi. La FED “prevede che questi acquisti continueranno a questo ritmo fino a quando non saranno stati compiuti ulteriori progressi sostanziali verso i suoi obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi. Nelle prossime riunioni, il Comitato continuerà a valutare i progressi dell’economia verso questi obiettivi”.
Pur segnalando un sensibile miglioramento nei primi mesi del 2021, rimane alta l’attenzione al livello del debito. “Il debito in essere delle imprese rimane elevato rispetto al reddito e alcune imprese e famiglie sono ancora sottoposte a notevoli pressioni – si legge – Nel settore finanziario, la leva finanziaria presso le banche e i broker rimane bassa, mentre le misure di leva disponibili presso gli hedge fund sono aumentate all’inizio del 2021 e sono elevate”. I rischi di finanziamento presso le banche statunitensi hanno continuato a essere bassi nel primo trimestre dell’anno, “ma persistono vulnerabilità strutturali in alcuni tipi di fondi d’investimento”.