(Teleborsa) – A maggio 2021 l’Istat stima una lieve crescita congiunturale, cioè rispetto al mese precedente, per le vendite al dettaglio (+0,2% in valore e +0,4% in volume). Ad aprile il dato il valore aveva registrato un -0,1% (rivisto da una stima preliminare di -0,4%). Le vendite dei beni alimentari sono in calo (-2% in valore e -1,9% in volume), mentre aumentano quelle dei beni non alimentari (+2,0% in valore e +2,2% in volume).
Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, a maggio 2021 le vendite al dettaglio aumentano del 13,3% in valore e del 14,1% in volume, grazie alla crescita del comparto non alimentare (+28,1% in valore e +28,0% in volume); le vendite dei beni alimentari risultano, invece, in flessione (-1,5% in valore e -0,6% in volume). Tra i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (-4,0%). Gli aumenti maggiori riguardano Abbigliamento e pellicceria (+82,3%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+59,7%).
Rispetto a maggio 2020, il valore delle vendite al dettaglio aumenta in tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (+8,3%), le imprese operanti su piccole superfici (+19,5%), le vendite al di fuori dei negozi (+19,4%) e il commercio elettronico (+7,2%).
Nel trimestre marzo-maggio 2021, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano del 3,3% in valore e del 3,5% in volume. Sono in crescita soprattutto le vendite dei beni non alimentari (+5,9% in valore e +6,3% in volume) e sostanzialmente stazionarie quelle dei beni alimentari (+0,1% in valore e in volume).