(Teleborsa) – Dopo la sentenza della Corte di Cassazione, proseguono le vittorie in tribunale per l’Anief a tutela dei diritti del personale immesso in ruolo dall’a.s. 2011/2012, ma con almeno un anno di servizio precedente. “Il CCNL economico 2011 discrimina palesemente i lavoratori che hanno prestato servizio precedente al 2011 con contratti a termine e la clausola di salvaguardia prevista solo per il personale in servizio con contratti a tempo indeterminato deve essere estesa a tutto il personale, anche – afferma il leader del sindacato Marcello Pacifico – a quanti lavoravano alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione con contratti a tempo determinato, per l’imprescindibile principio di non discriminazione dettato dalla Direttiva Comunitaria 1999/70/CE”.
Il sindacato fa sapere che è “ancora possibile aderire al ricorso Anief per ottenere il corretto inquadramento stipendiale anche con l’applicazione del gradone 3-8 anni e il computo integrale e immediato del servizio svolto durante il precariato nella ricostruzione di carriera”.
“Per i Tribunali del Lavoro – spiega l’Anief sulla base di quanto è emerso dalle sentenze ottenute dai legali del sindacato in tutta Italia – il personale che ha prestato servizio a tempo determinato prima dell’anno scolastico 2011/2012 ed è stato successivamente immesso in ruolo, ha diritto all’applicazione della clausola di salvaguardia contenuta nel CCNL 2011 e al conseguente riconoscimento, in sede di ricostruzione di carriera, del gradone stipendiale 3-8 anni che la contrattazione, illegittimamente, ha riconosciuto solo al personale già in servizio a tempo indeterminato”.
Tra le più recenti sentenze ottenute dagli avvocati Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Tiziana Sponga in stretta collaborazione con i legali del sindacato sul territorio, figurano le sentenze di accoglimento emanate dal Tribunale di Catania (avv. Marco Di Pietro), di Forli (avv. Tiziana Sponga), di Marsala (avv. Giuseppe Massimo Abate) e di Modena (avv. Irene Lo Bue). “Tutte – sottolinea l’Anief in una nota – confermano nuovamente la piena vittoria per il giovane sindacato che da subito si è mosso per denunciare la grave discriminazione posta in essere dalla contrattazione a discapito di chi aveva lavorato con contratti a tempo determinato”.
L’Anief ricorda, infine, a tutti i propri iscritti che “è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all’integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale anche con l’applicazione del gradone 3-8 anni per gli immessi in ruolo dopo il 2011”.