(Teleborsa) – Il mercato delle cryptovalute attrae sempre più investitori professionali, a dispetto dei ricorrenti allarmi delle autorità di vigilanza e delle banche centrali, che lo considerano un asset troppo rischioso e scarsamente regolamentato. Un gruppo di ex trader di Morgan Stanley – Michael Wu, Tiantian Kullander, Wayne Huo, Tony He e Luke Li – assieme a Thomas Zhu, esperto di tecnologie, hanno fondato nel 2018 la società di venture capital Amber Group, attiva sul mercato delle valute digitali, raccogliendo 100 milioni di dollari fra investitori professionali e riuscendo a trasformala a tempo di record in una startup “unicorno”.
Le startup unicorno sono aziende giovani, perlopiù tecnologiche, che sono riuscite a raggiungere una valutazione di almeno 1 miliardo di dollari. Il termine fu coniato nel 2013 da Aileen Lee per descrivere le società di venture capital miliardarie, che sono ben poche e di solito impiegano diversi anni per diventarlo. Un termine che ha del fantastico proprio come la performance di queste società.
Secondo quanto riferito da Bloomberg, i fondatori di Amber Group hanno raccolto 100 milioni da investitori come DCM Ventures e Tiger Global Management, accrescendo la valutazione della loro società di dieci volte fino a 1 miliardo di dollari in soli 18 mesi. La raccolta delle azioni di serie B invece ha attratto China Renaissance Group, Tiger Brokers, Gobi Partners e altri investitori come Coinbase Global e Pantera Capital.
Amber fa trading in cryptovalute come Bitcoin ed Ether ed utilizza sia il denaro dei clienti che capitale proprio. La startup gestisce circa 1,5 miliardi di capitale e prevede ricavi dieci volte superiori per 500 milioni quest’anno.
Il gruppetto dei suoi fondatori, tutti appassionati di tecnologie, aveva avviato nel 2015 anche un altro progetto per implementare il trading algoritmico in azioni cinesi e futures su indici, ma il mercato delle criptovalute è sembrato più promettente per catturare opportunità di arbitraggio. La sua strategia di trading è market neutral, cioè legata alla volatilità e non ai massimi e minimi di mercato.
Una strategia che le consente di cavalcare un mercato che fa della volatilità la sua principale caratteristica. Oggi il Bitcoin continua a scambiare sui 34mila dollari, ben lontano dai 65mila visti ad aprile, record storico per la valuta digitale più nota al mondo.
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