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Uscita da crisi, Visco: essenziale conservare capacità sistema finanziario di dare credito

(Teleborsa) – “La contrapposizione tra Stato e mercato è fuorviante, dato che all’opposto sono complementari: una economia sana li richiede entrambi”. Lo Stato deve assicurare “buone regole e servizi pubblici di qualità e deve intervenire nelle aree in cui i ritorni sociali sono elevati – ha detto – ma l’iniziativa privata non basta”. Per parte sua, il settore privato “genera dinamiche e imprese innovative, in grado di promuovere la loro attività ed essere ripagate per la qualità della loro produzione”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo keynote speech alla “2021 IIF G20 Conference: The G20 Agenda Under the Italian Presidency”, organizzata dall’Institute of International Finance.

“Il settore privato deve continuare a essere il motore dell’innovazione e della creazione di posti di lavoro, aiutando non solo a uscire dalla pandemia, ma anche a costruire verso un’economia giù sostenibile futuro, con il contributo fondamentale del settore finanziario”, ha aggiunto Visco, sottolineando che “nel G20 continueremo i nostri sforzi per gettare le basi per un mercato che funzioni in modo efficace ed efficiente”.

L’uscita dalla crisi pandemia richiede “un’azione attenta per evitare shock improvvisi, innanzitutto a livello di ciascuna giurisdizione. Ridurre il sostegno delle politiche troppo presto potrebbe minacciare la ripresa e sarà fondamentale conservare la capacità del sistema finanziario di dare credito, senza compromettere la sua stabilità. Il rischio che si innalzino le insolvenze aziendali, una volta che le misure di sostegno sono ritirate, deve essere monitorato”, ha spiegato. Le prospettive economiche globali sono infatti migliorate, ma “il fatto che la conferenza di oggi avvenga online ci ricorda che non siamo ancora fuori dai guai. I rischi sono diventati più bilanciati, ma l’incertezza sui tempi e il percorso della ripresa globale rimane considerevole”.

Nel corso del suo intervento, il governatore della Banca d’Italia ha anche parlato dei rischi derivanti da servizi finanziari digitali: “Il passaggio ai servizi finanziari digitali merita molta attenzione poiché offre nuove opportunità ma, se non governate con attenzione, potrebbero anche generare indesiderabili conseguenze. Non solo può portare a nuove forme di esclusione, rendendo l’accesso alla finanza giù diseguale, ma può anche favorire comportamenti finanziari irresponsabili, come il sovra indebitamento”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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