(Teleborsa) – E’ allarme per la crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime, in particolare per i materiali da costruzione, il cui costo rischia di paralizzare il settore e frenare la realizzazione delle opere previste dal PNRR. Un rischio che il Governo ha cercato di evitare, inserendo una norma sulle compensazioni. Nella bozza del dl Trasporti redatto dal MIMS figura infatti la possibilità di riconoscere una compensazione a fine anno se il prezzo dei materiali dovesse eccedere l’8% (il 10% per opere pluriennali). Compensazioni che saranno riconosciute solo per gli appalti pubblici e non anche per i privati.
Una disposizione che, se da un lato mette al riparo le opere previste dal PNRR, non soddisfa pienamente l’ANCE, associazione rappresentativa del settore edile, che da tempo è in pressing per risolvere questa problematica. Un intervento che l’associazione ritiene limitato quanto alle opere (solo quelle pubbliche) ed ai tempi (compensazione a fine anno e non trimestrale).
A questo proposito, il Presidente dell’ANCE, Gabriele Buia, ricorda che proprio gli “investimenti privati, in attesa che si concretizzino quelli pubblici, favoriti dal PNRR e dalle risorse extra che arrivano dalla UE, hanno sostenuto il settore delle costruzioni”. “Deve essere chiaro – conclude – che senza fondi aggiuntivi dedicati e ristori veloci non ci sarà alcun aiuto per le imprese. Bisogna fare presto”.
Sul tema dei rincaro dei materiali per l’edilizia ha acceso un faro l’Antitrust, in seguito ad una segnalazione del senatore Elio Lannutt e ad una segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori lo scorso 12 giugno. Si profila l’ipotesi di apertura di una istruttoria.
A finire nel mirino dell’associazione di consumatori il fatto che il prezzo di un noleggio dei ponteggi era raddoppiato in tre mesi e che anche i prezzi delle materie prime necessarie per realizzare le opere di efficientamento energetico stavano registrando un’impennata dei prezzi a dir poco allarmante. “Speriamo che l’Antitrust possa mettere fine a questa speculazione ignobile che rischia di compromettere il buon esito del Superbonus, un provvedimento importante per rilanciare la nostra economia” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’UNC.