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Mobilità, l'auto resta il mezzo preferito degli italiani per gli spostamenti

(Teleborsa) – L’auto resta il mezzo preferito per gli spostamenti degli italiani (2 su 3 la usano abitualmente), mentre i trasporti pubblici faticano ad essere competitivi (solo il 42% del campione li utilizza), anche per questioni di sicurezza legate al Covid. È quanto è emerso da una ricerca condotta da Aniasa e Bain & Company sulla base di mille interviste. Il maggiore utilizzo di auto non si sta traducendo però in maggiori vendite che nei primi 5 mesi del 2021 rimangono sotto il livello del 2019 (-28%), mentre nel 2020 l’automotive è stato il settore più colpito in assoluto dalla crisi, con una perdita di cassa di 10 miliardi di euro e un aumento dell’indebitamento per circa 9 miliardi.

La campagna contro le alimentazioni diesel e benzina ha penalizzato il mercato e l’elettrico oggi viene acquistato quasi esclusivamente nelle metropoli del Centro-Nord Italia e dalle flotte aziendali. Con il graduale ritorno al lavoro in presenza, le forme alternative di mobilità (monopattini ed e-bike, su tutte) risultano meno utilizzate rispetto alle aspettative. “L’elettrico sta avanzando solo in alcune aree del nostro Paese, trainato dalle immatricolazioni degli operatori del noleggio, ma per una vera mobilità green occorre soddisfare le esigenze dell’88% che vive al di fuori delle grandi città. Il noleggio di auto nuove e l’acquisto dell’usato fresco e sicuro fornito dal settore puo’ dare un contributo decisivo per la transizione ecologica della mobilita’ italiana”, ha detto Massimiliano Archiapatti, presidente di Aniasa.

L’auto, infatti, è il mezzo prediletto da chi si muove in periferia, dove il trasporto pubblico è meno presente, e dai pendolari. Un trend significativo degli ultimi mesi riguarda gli spostamenti in bicicletta (con un boom di acquisti, 2 milioni solo nel 2020) e sui monopattini (125.000 pezzi venduti nei primi 7 mesi del 2020), con molti nuovi operatori nati a Milano e Roma nel giro di pochi mesi. La bicicletta, però, per il 69% dei suoi utilizzatori, è un mezzo utilizzato esclusivamente nel tempo libero e quindi non sostituisce altre forme di mobilità. Una casistica simile riguarda anche chi invece utilizza in modo frequente il car sharing e il monopattino: in gran parte dei casi, questi non hanno un’auto personale e li utilizzano in combinazione con il TPL.

Gli automobilisti (anche pendolari) e gli utenti della micro-mobilita’ presentano due profili molto diversi tra loro ed è quindi “impossibile pensare di sostituire l’automobile con la micro-mobilita’”. L’auto ed il TPL restano ad oggi la migliore soluzione per flessibilità e costi di gestione e non hanno di fatto reali alternative agli occhi del pendolare che si muove tutti i giorni. Un altro fattore importante è lo smart working. Secondo la ricerca, l’auto oggi è usata maggiormente proprio da chi dichiara di lavorare meno da remoto, mentre car sharing e monopattini sono usati soprattutto da chi lavora da casa (per più di 3 giorni a settimana). Il dato di fatto è che i consumatori stanno tornando progressivamente a lavorare in sede, con i giorni di smart working che, dopo essere saliti da meno di 1 nel 2019 a quasi 3 a settimana nel 2020, ad oggi sono già tornati a circa 2 giorni.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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