(Teleborsa) – “Il 2020 per Simest sarà un anno che verrà difficilmente dimenticato”. Così Mauro Alfonso, amministratore delegato di Simest, ospite oggi all’evento “Made in Italy: setting a new course”, organizzato dal Sole 24 Ore in collaborazione con Sky Tg24. “È stato un anno straordinario sotto tutti i punti di vista. Ci siamo trovati a gestire dall’oggi al domani una situazione imprevista e imprevedibile, ma questo ci ha consentito di contribuire in maniera fuori dall’ordinario nel rispondere alle aziende che avevano bisogno di un supporto da parte del Paese”, ha spiegato.
Alfonso ha sottolineato la partnership di Simest con SACE e ICE nel “Patto per l’export”, “con cui abbiamo cercato di dare una risposta alle imprese”. Per quel riguarda Simest, l’amministratore delegato ha evidenziato i volumi – “enormemente più grandi di quelli del passato” – che si è trovata a gestire. “Soprattutto per quel che riguarda la finanza agevolata, in particolare il Fondo 394 – ha spiegato – in cui abbiamo registrato richieste di finanziamento da oltre 13mila aziende e per un controvalore di circa 4 miliardi di euro. Per dare una dimensione del salto di volumi, nel 2019 erano state presentate 870 domande per un controvalore di 290 milioni”.
Altro elemento fuori dall’ordinario per il 2020 è stato il supporto al sistema fieristico che si è trovato in una situazione di enorme difficoltà visto l’impossibilità di svolgere eventi in presenza. “Abbiamo contribuito in due modi: il primo fornendo supporto patrimoniale, sempre a valere sul Fondo 394: più di 50 beneficiari per un valore di 830 milioni di euro. Altro supporto che abbiamo dato è stato quello del ristoro, cioè contributi a fondo perduto”, ha affermato Alfonso.
Nel frattempo, il decreto Sostegni bis ha messo a disposizione di Simest circa 1,6 miliardi di euro – di cui 400 milioni a fondo perduto – che si sono aggiunti alle risorse residue del Fondo 394. “Questo ci ha consentito il 3 giugno di riaprire alle richieste di finanziamento. La risposta è stata enorme, in due giorni abbiamo ricevuto più di 8mila richieste, a dimostrazione di quanto le aziende siano attente a questa tipologia di strumenti e quanto questi strumenti siano adeguati per tutte le attività di internalizzazione“, ha dichiarato l’amministratore delegato di Simest che ha notato alcune differenze con la “prima ondata” di richieste. “Come ulteriore elemento di ottimismo mi piace sottolineare che se nel 2020 le richieste erano per finanziamenti sulla patrimonializzazione, per far fronte a problemi immediati di liquidità, quello che sorprende positivamente quest’anno è il fatto che la parte più consistente è stata richiesta per l’inserimento nuovi mercati (cioè investimenti di lungo periodo per stabilire una presenza all’estero, ndr), che ha riguardato un miliardo dei 2,1 miliardi richiesti negli ultimi giorni, e la partecipazione a fiere e mostre“.
“Le condizioni al momento sono fortemente appetibile per una crescita attraverso investimenti all’estero – ha dichiarato Mauro Alfonso – La pandemia ha abbassato i multipli di acquisto, le acquisizioni possono avvenire a prezzi più bassi. Un secondo elemento strutturale riguarda il prezzo del denaro che non è mai così basso nella storia. Terzo elemento, c’è una liquidità enorme sul mercato che è in cerca di destinazione. Per gli operatori in euro, inoltre, ci sono anche elementi valutari soprattutto verso l’area del dollaro“. “Questi elementi ci portano a ritenere che sia un momento di grande interesse nel quale le aziende che hanno capacità di generare valore e che hanno coraggio possono sicuramente trovare delle opportunità di crescita importanti e con condizioni irripetibili”, ha aggiunto.
Infine un’ultima battuta sulle intenzioni di Simest di allargare il suo campo di azione all’Advisoring: “è qualcosa che di fatto già facciamo – ha detto Alfonso – stiamo semplicemente cercando di strutturarlo meglio, proprio per aiutare le aziende che hanno interesse ad espandersi all’estero a leggere meglio lo scenario e scegliere il set finanziario migliore per poter procedere ad operazioni di M&A di successo. Noi a differenza di altri consulenti abbiamo anche la possibilità di entrare con il capitale, quindi si tratta di un completamento di ciò che Simest fa da tempo”.