(Teleborsa) – Peggiore delle aspettative la creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti a maggio, anche se i dati macroeconomici del mercato del lavoro segnalano un miglioramento della situazione. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è calato al 5,8%, rispetto al 6,1% del mese precedente e contro il 5,9% del consensus.
Sono stati aggiunti 559 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che ad aprile erano state create 278 mila buste paga (dato rivisto da 266 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è peggiore del consensus che indicava un aumento di 650 mila di posti di lavoro.
I dati sono notevolmente migliori rispetto ai record negativi dell’aprile 2020, ma rimangono peggiori rispetto ai livelli precedenti la pandemia, sottolinea il Bureau of Labour Statistics: il tasso di disoccupazione era al 3,5% e i disoccupati erano 5,7 milioni (oggi sono 9,3 milioni) a febbraio 2020.
Il dato è peggiore delle attese anche nel settore privato: sono stati guadagnati 492 mila posti di lavoro (era previsto un aumento di 600 mila), dopo la crescita di 219 mila registrata ad aprile. Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 23 mila unità, al di sotto del consensus che indicava un aumento di 24 mila, e si confrontano con i -32 mila del mese precedente.
Le retribuzioni medie orarie sono rimaste stabili a 34,9 dollari. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.