(Teleborsa) – Archiviato il dl Recovery, che contiene governance e semplificazioni, la prossima tappa sarà mettere a punto il decreto per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione, poiché l’attuazione del PNRR richiederà schiere di ingegneri, informativi e manager di vario genere. A mettere nero su bianco le nuove regole per le assunzioni dirette sarà il Ministro della PA Renato Brunetta, soddisfatto per aver già messo a punto la riforma della PA, inserendo nel decreto Covid le nuove regole per concorsi e selezioni pubbliche.
Per attuare i progetti del PNRR serviranno professionisti – ingegneri, architetti, informatici, responsabili gestionali – che saranno assunti con prove selettive veloci, “garantendo massima trasparenza e massimo rigore”, limitatamente all’attuazione dei progetti, quindi con contatti a 5 anni.
Frattanto, la riforma della PA prevede concorsi più veloci, selezioni rapide e trasparenti e prove digitali. “Addio carta e penna, la PA entra finalmente nella modernità”, ha dichiarato con soddisfazione Brunetta, annunciando lo “stop al gigantismo dei concorsi”. “Premiamo il merito, valorizziamo i percorsi formativi – ha sottolineato – e i titoli di studio per le figure di alta specializzazione. Facciamo tornare l’Italia ad avere fiducia nel futuro”.
E sul modello del concorso in 100 giorni, con procedure comparative e prove selettive, dovrebbero svolgersi anche le selezioni dei nuovi professionisti del Recovery, che avranno contratti a tempo determinato limitatamente ai progetti che devono attuare, mentre per le alte professionalità è previsto un portale unico, dove saranno caricati i curriculum, fra cui scegliere per incarichi di consulenza o collaborazionee sempre all’insegna dlela trasparenza.
Per le assunzioni legate al Recovery si partirà dalla Ragioneria Generale dello Stato, che prevede l’inserimento di 350 persone, che andranno alla struttura ad hoc per il monitoraggio del PNRR.