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Global tax, anche per il Regno Unito è una priorità

(Teleborsa) – La tassazione minima globale per le multinazionali è terreno di confronto anche nel Regno Unito. Il partito laburista ha infatti annunciato che spingerà per un voto in Parlamento per dare pieno sostegno alla proposta americana. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha infatti dichiarato che sarebbe disposto ad accettare un’aliquota minima di almeno il 15% durante i negoziati internazionali, un tasso inferiore a quanto prevede di applicare per le multinazionali negli Stati Uniti, il 21%. Francia e Germania hanno già dato il loro sostegno a fissare su tale livello l’aliquota minima, mentre altri paesi stanno spingendo per abbassare l’asticella: in passato le ipotesi ventilate all’interno dell’OCSE si erano concentrate intorno al 12,5%, l’aliquota applicata dall’Irlanda.

Il ministro delle finanze britannico Rishi Sunak ha già annunciato che che a partire dal 2023 alzerà l’aliquota per la tassazione delle società fino al 25% (oggi è al 19%) e ha definito il raggiungimento di un accordo internazionale su come le grandi aziende digitali sono tassate “una priorità“: “accogliamo con favore il rinnovato impegno degli Stati Uniti ad affrontare la questione e concordiamo che le tasse minime potrebbero aiutare a garantire che le imprese paghino le tasse”. “Tuttavia – ha aggiunto – è importante anche dove viene pagata la tassa e qualsiasi accordo deve garantire che le imprese digitali paghino le tasse che riflettono le loro attività economiche nel Regno Unito”.

“Questo patto globale introdurrà tasse extra a beneficio della Gran Bretagna, mentre impedirà alle grandi multinazionali e ai giganti online di indebolire le nostre attività”, ha detto la responsabile per le Finanze del partito laburista Rachel Reeves.

(Foto: © Eros Erika / 123RF)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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