(Teleborsa) – Senza adeguate misure entro il 2023 “la liberalizzazione” del mercato dell’energia “rischierebbe di portare a risultati di mercato scarsamente concorrenziali, inidonei ad incidere sull’attuale livello di concentrazione del mercato e, nella peggiore delle ipotesi, a penalizzare le fasce più vulnerabili dei clienti, che potrebbero non cogliere gli eventuali vantaggi del libero mercato”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente, Stefano Besseghini, in audizione presso la Commissione Attività produttive della Camera sul tema della liberalizzazione con la fine del mercato di maggior tutela dal 2023. “A tale riguardo – ha detto – l’Autorità ritiene, dunque, urgente identificare le opportune misure di tutela a favore dei clienti vulnerabili, che potrebbero trovare la loro collocazione all’interno del decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue 2019/944, che assegna proprio agli Stati membri il compito di definire le misure necessarie per proteggere i clienti vulnerabili. Tali misure dovrebbero essere diverse e ulteriori rispetto all’attuale bonus sociale, che continuerebbe comunque a essere erogato ai clienti domestici che risultassero in condizioni di disagio economico e/o fisico”.
Besseghini ha evidenziato che il mercato della vendita di energia ai clienti di piccole dimensioni resta ancora molto concentrato. “Focalizzando l’analisi sul fronte dei venditori di energia elettrica – ha detto, l’attività di vendita ai clienti di piccole dimensioni è ancora generalmente caratterizzata da condizioni di concentrazione, anche se in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente”. “Per l’anno 2019 emerge, infatti, come, nonostante la presenza di un numero molto cospicuo di operatori, l’82,5% del settore domestico sia ancora rifornito da cinque operatori, di cui uno serve il 67% dell’energia consumata, mentre il secondo serve il 6,4%.
Per quanto riguarda le vendite ai clienti non domestici alimentati in bassa tensione, la quota dei primi cinque operatori è pari invece al 53,7% del totale”. Relativamente al mercato libero, ha chiarito il presidente, “il numero dei venditori attivi nel settore dell’energia elettrica, a inizio 2020, risultava pari a circa 600. Infine, con specifico riferimento all’operatività geografica di tali venditori, emerge come, riguardo ai clienti domestici, circa il 13% dei venditori serva clienti in tutta Italia, mentre gli altri svolgono la propria attività fornendo clienti solo in alcune regioni o solo in una regione (questi ultimi sono poco meno del 25% del totale). La quota dei venditori che opera in tutta Italia si riduce a circa il 10% per i clienti non domestici connessi in bassa tensione, con circa il 26% di venditori attivi in questo ambito in una sola regione”.
Per quanto riguarda i clienti domestici nel mercato dell’elettricità, nonostante nel mese di dicembre 2020 il 56% dei clienti abbia scelto il mercato libero, il servizio di tutela risulta la modalità di approvvigionamento per ancora circa 12,9 milioni di clienti finali”.
“Sebbene non vada sottovalutato il dato del costante incremento della quota dei clienti domestici che optano per il mercato libero, questi elementi dimostrano una dinamica di passaggio di tale segmento di clientela verso il libero mercato non ancora soddisfacente”, ha aggiunto Besseghini spiegando che “per quanto riguarda i clienti non domestici i dati rivelano una più accentuata predisposizione alla scelta nell’ambito delle offerte nel libero mercato, in cui sono serviti il 68% dei clienti, fermo restando che circa 2,19 milioni di clienti sono ancora forniti nel servizio di maggior tutela”.
Parlando dell’erogazione del servizio a tutele graduali per le piccole imprese del settore dell’energia elettrica che da gennaio 2021 sono uscite dal sistema della maggior tutela, Besseghini ha osservato che “lo strumento delle aste” risulta essere “il più efficace, al fine di garantire parità di trattamento tra gli operatori del mercato ed esiti, quanto più possibile, concorrenziali”. Evidenziato inoltre come “le procedure concorsuali di assegnazione del servizio a tutele graduali agli esercenti responsabili dell’erogazione del servizio a partire dall’1 luglio 2021, sono in corso di completamento (pubblicazione degli esiti prevista per la fine del mese di maggio)”.
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