(Teleborsa) – Per il settore del lusso il 2021 è atteso come l’anno della ripresa, e i primi mesi sembrano confermarlo, con un primo trimestre in linea con il 2019, anno pre-Covid. Cina e Usa trainano il mercato, il cui ritorno ai livelli precedenti la pandemia avverrà tra il 2021 e il 2022, anche se l’incertezza generale e le variabili legate alle campagne di vaccinazione e alla lenta ripresa del turismo non consentono una stima precisa. E’ quanto emerge dagli aggiornamenti del Monitor Altagamma Bain sui mercati mondiali, realizzato da Bain & Company in collaborazione con Altagamma, e dell’Altagamma Consensus 2021.
L’aggiornamento dell’Altagamma Consensus 2021 ha rivisto in leggero rialzo le stime di ripresa del comparto, con una media di incremento dei consumi dei beni di lusso per la persona intorno alla doppia cifra sul 2020, ma verosimilmente ancora in flessione rispetto al 2019. La Cina si conferma il motore del mercato, gli Usa sorprendono nella velocità di ripresa e solo l’Europa procede più lentamente. L’abbigliamento, molto sofferente nel 2020, previsto in forte recupero, guidato da un fenomeno di “revenge spending” in diversi Paesi; i gioielli tengono, in virtù del loro profilo di bene rifugio; tra gli accessori bene la pelletteria e la cosmetica si giova delle ottime performance dello skin care. Le stime degli analisti vedono per il 2021 un incremento dei consumi dei Personal Luxury Goods del 18%. L’ebitda tocca il +30% trainato dai consumi domestici, in particolare quelli cinesi e americani, e dall’esplosione delle vendite online, la cui quota sul totale e’ stimata passare dal 23% al 30%.
Secondo il Monitor Bain Altagamma sui Mercati Mondiali, il mercato dei beni personali di lusso ha iniziato il suo cammino di ripresa dopo un anno turbolento. Nel primo trimestre del 2021 è tornato a crescere di 0-1% rispetto al primo trimestre del 2019. Nonostante l’andamento positivo del primo trimestre, si conferma una grande incertezza sulla traiettoria possibile del mercato nel 2021. Due i possibili scenari. Nello scenario 1, la ripresa continuerà durante il 2021, che riuscirà a tornare ai livelli del 2019, per un valore di 280-295 miliardi, con una crescita attesa di 0-5% rispetto al 2019. Nello scenario 2 (caso base), nonostante il momentum positivo di inizio anno, la crescita annuale nel 2021 sarà ostacolata da una più lenta ripresa degli acquisti domestici e da un ritorno più limitato al turismo intra-regionale. In questo scenario, si stima che il ritorno ai valori di mercato pre-Covid avverrà solamente nel corso del 2022, mentre il 2021 si assesterà a 250-265 miliardi, con un trend atteso di -5/-10% sul 2019.
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