(Teleborsa) – Nonostante il 2019 sia stato un anno caratterizzato da un contesto macroeconomico che ha risentito della ristretta crescita economica a livello mondiale, per Anas è stato un esercizio finanziario connotato da eventi che hanno rafforzato la Società nel ruolo di player nazionale di infrastrutture e mobilità al servizio del pubblico e del sistema economico interno. È quanto emerge dalla dalla relazione sulla gestione finanziaria di Anas per l’esercizio 2019, approvata dalla Sezione di controllo sugli Enti della Corte dei conti con delibera n. 32/2021.
Nel corso del 2019 – sottolinea la Corte – sono entrati in vigore diversi provvedimenti legislativi che hanno avuto impatto sulle attività di Anas. Tra i più significativi vi è la legge di bilancio 2019 che ha istituito un fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, con una dotazione complessiva di 43,6 miliardi di euro per gli anni dal 2019 al 2033, di cui circa 2,9 miliardi di euro a favore di Anas. Intrapreso, inoltre, il processo di aggiornamento del contratto di programma, che consente di avviare gli investimenti previsti, il cui volume complessivo ammonta a 36 miliardi, benché nella fase operativa si registrino dei ritardi. Nello specifico, infatti, la percentuale di scostamento tra la previsione di produzione prevista da Cdp per l’anno 2019 e il consuntivo 2019 è pari a -27,5%, evidenziando una notevole variazione negativa in termini di investimenti in nuove opere (pari a -41%).
Nel 2019 – riporta il documento – sono stati pubblicati bandi di gara relativi ad appalti di lavori, forniture e servizi per un importo complessivo a base d’appalto di 4,65 miliardi, registrando così un incremento, rispetto al 2018, dell’importo posto a base di gara prossimo al 66%.
Durante l’esercizio esaminato dalla Corte l’importo complessivo dei lavori in corso relativi a nuove infrastrutture stradali è stato pari a 3,82 miliardi di euro, mentre quello dei lavori avviati ed ultimati si è attestato, rispettivamente, a 278 milioni e a 465 milioni; i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, invece, sono ammontati, rispettivamente, a 80 milioni e a 1.376 milioni.
L’attività di ispezione svolta d Anas – osserva poi la Sezione del controllo – ha registrato una positiva evoluzione del processo di sorveglianza, riportando risultati soddisfacenti sia nelle ispezioni ricorrenti che in quelle principali. A conferma di ciò, e relativamente alle ispezioni trimestrali, nel III trimestre 2020 è stata raggiunta la copertura del 100% delle ispezioni in tutte le strutture territoriali ad eccezione della Sardegna e della Toscana, laddove le performance pervengono, rispettivamente, ad incidenze del 97% e del 99%. Le ispezioni principali, invece, nel corso del 2020 raggiungono il numero complessivo di 8.285, valore di gran lunga superiore rispetto alle 3.886 ispezioni registrate nel 2019.
L’incremento del personale tecnico, unitamente al perfezionamento dei sistemi di monitoraggio digitale di ponti e viadotti, ha consentito ad Anas di migliorare costantemente ed in maniera omogenea, le performance per la sicurezza ed il mantenimento del patrimonio infrastrutturale in gestione.
Riguardo al bilancio di esercizio, esso si chiude con una perdita di 71.136.509 euro che l’assemblea ha deliberato di portare a nuovo. Tale risultato negativo, – si legge nelle Relazione – non imputabile alla gestione caratteristica che, sebbene presenti un decremento di 29,69 milioni rispetto all’anno precedente, evidenzia un saldo positivo di 128,07 milioni, viene completamente eroso dagli ammortamenti e svalutazioni per un valore netto di –153 milioni. A tale risultato operativo si aggiunge una gestione finanziaria negativa pari a – 46,08 milioni dovuta principalmente a – 89 milioni di oneri finanziari riferiti principalmente all’attualizzazione delle rate 2017 e 2018 del canone di Strada dei Parchi, alla svalutazione della quota azionaria di Sitaf e all’accantonamento al fondo rischi per interessi, e ai + 43 milioni di proventi finanziari riferiti principalmente agli interessi attivi relativi alla rata della concessionaria Strada dei parchi, al dividendo della società Stmb ed agli interessi attivi.