(Teleborsa) – Il Superbonus ha “un ruolo fondamentale per imporre un’accelerazione consistente degli investimenti nel comparto abitativo nel 2021 (+14% rispetto al 2020)” e potrà generare quest’anno “6 miliardi di spesa aggiuntiva”. Investimento che “è in grado di generare un effetto sull’economia di 21 miliardi di euro, ovvero oltre un punto percentuale di PIL“. Lo ha sottolineato il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, nel corso di un’audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera. “A ciò si aggiungano anche gli importanti effetti sull’occupazione, con un incremento di circa 64mila posti di lavoro nelle costruzioni che, considerando l’indotto, potrebbe raggiungere le 100mila unità” ha aggiunto. Per il Presidente dell’Ance “fino ad oggi, però, molte aspettative sono state frustrate da una normativa che solo alla fine del 2020 ha definito le regole operative e da iter procedurali troppo complessi che ritardano considerevolmente l’avvio delle iniziative sul mercato. In altre parole, si è perso quasi un anno prima di poter finalmente lavorare”.
Quindi “solo in queste settimane il Superbonus sta mostrando i primi risultati importanti” ha rilevato Buia “come testimonia il monitoraggio Enea-Mise: al 28 aprile 2021 risultano quasi 13mila interventi legati al Superbonus per un ammontare di oltre 1,6 miliardi di euro, con un aumento di quattro volte, sia nel numero, sia nell’importo, rispetto alla prima rilevazione di inizio di febbraio”. Dalle rilevazioni presentate dall’Ance è emerso che “la maggior parte dei lavori afferiscono ad edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti, mentre gli interventi legati ai condomini, benchè in crescita, scontano le maggiori complessità nella decisione assembleare e nella raccolta della documentazione richiesta”.
Buia ha anche sottolineato che accedere al Superbonus 110% vuol dire passare “per un labirinto” di “procedure molto complesse” che implicano per un intervento su un condominio “svolgere da 30 e 40 procedure amministrative o tecniche, di cui circa i due terzi prima di avviare i lavori, per riuscire a rispettare tutte le condizioni previste”. Quanto mai necessaria “una semplificazione mirata” delle procedure. “Non si tratta di passaggi semplici ma di procedure molto complesse” ha spiegato “Ciascuna di queste procedure richiede tempo. In un condominio, il tempo complessivo richiesto dall’inizio delle procedure al termine dei lavori è mediamente di 18-20 mesi”. “Dalla capacità di organizzare e gestire la complessità di tutte queste procedure e di creare un percorso di fattibilità degli interventi dipende la possibilità di accedere al Superbonus” ha proseguito Buia. “Questa è una caratteristica che distingue l’incentivo del Superbonus 110% dagli altri incentivi finora introdotti per la riqualificazione degli edifici e che impone un ragionamento che deve andare oltre quello delle miniproroghe”. “E’ impensabile che queste procedure vengano attivate da famiglie, professionisti e imprese senza la necessaria visibilità e ragionevole certezza di riuscire a finire gli interventi in tempo” ha concluso.
Quindi Buia avverte: “Senza un provvedimento di proroga immediata del superbonus, almeno fino al 2023, tra poche settimane cominceranno a bloccarsi le nuove iniziative, perchè non si potrà garantire, in alcun modo, la conclusione degli interventi”.
“Soprattutto per gli interventi più complessi, quelli che riguardano edifici condominiali – sottolinea – con l’approssimarsi della scadenza dei benefici cresce infatti il rischio di contenziosi tra committenti e imprese, per i lavori che non dovessero terminare in tempo utile ad usufruire degli incentivi, con gravi danni economici per tutte le parti coinvolte”. Oltre a questo, senza una proroga “è anche difficile prevedere un efficace coinvolgimento del settore bancario nel ruolo di acquirente dei crediti fiscali e soggetto finanziatore delle iniziative. La banca decide se acquistare, o meno, il credito o di finanziare le imprese con l’anticipo contratto solo se ha la ragionevole certezza che l’intervento possa concludersi entro la scadenza prevista dalla norma”
Inoltre “gli istituti bancari investiranno risorse nello sviluppo di prodotti e processi dedicati al Superbonus 110% solo se avranno davanti un orizzonte temporale di operatività congruo”.