(Teleborsa) – 190 di storia e un ruolo di cittadinanza d’impresa “sempre più attivo”. Il celebra nel 2021 un importante anniversario e conferma l’attenzione alle persone ed ai territori. Lo ha spiegato0 il numero uno del Gruppo Philippe Donnet in un editoriale su Euractiv, sito di informazione specializzato su affari e politiche europee.
“Il purpose di Generali è consentire alle persone di costruire un futuro più sicuro prendendosi cura delle loro vite e dei loro sogni”, afferma il Ceo di Generali, accennando alla strategia Partner di Vita ed all‘impegno profuso dal Gruppo durante la “fase più critica” della crisi generata dalla pandemia di Covid-19. Donnet ha accennato al Fondo Straordinario Internazionale da 100 milioni di euro per combattere la pandemia ed al più recente programma di investimenti “Fenice 190”, che si propone di contribuire al rilancio dell’economia europea in un’ottica di sostenibilità. “Abbiamo già movimentato un miliardo di euro nel 2020” – ha detto – sui 3,5 miliardi complessivi.
Donnet ripropone anche l’idea di un partenariato pubblico-privato per affrontare i rischi futuri. “Il rischio pandemico – sottolinea – non può essere sostenuto dal solo settore assicurativo e riassicurativo privato, il che significa che dobbiamo trovare soluzioni innovative e condivise. La nostra proposta è di sviluppare un fondo anti-pandemia (Pandemic Risk Pool) a più livelli, che riunisca istituzioni europee, Stati membri e le principali compagnie di assicurazione e riassicurazione per creare forme di partenariato pubblico-privato e futuri meccanismi di protezione dai rischi”.
Un cenno anche la piano NextGenerationEU ed al Recovery Fund, che finisce una “soluzione storica e innovativa”, sui cui Generali “è pronta a impegnarsi” per “aiutare a stimolare la ripresa e rendere l’economia europea più forte, più resiliente e più sostenibile per molti anni a venire”.
Donnet ha richiamato i grandi numeri delle mass del settore assicurativo europeo ed ha sottolineato che “la Direttiva Solvency II – attualmente in corso di revisione – è uno strumento chiave per liberare capitali e indirizzarli verso progetti in linea con l’agenda politica della Commissione come il Green Deal, l’Unione dei mercati di capitali e, più in generale, gli investimenti a lungo termine che possono supportare la ripresa economica”. Fra le proposte supportate da Generali l’ipotesi di “trattare separatamente” i Green Bond e fissare “requisiti di capitale decrescenti per periodi di detenzione più lunghi” in modo da scoraggiarne lo scambio e favorirne “un mantenimento in portafoglio più a lungo termine”.