(Teleborsa) – Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto che fissa il perimetro delle riaperture dal 26 aprile al 31 luglio. Sul coprifuoco – che resta alle 22 almeno fino al 1 giugno – passa la linea Draghi. Dopo maggio potrebbe essere valutata, dopo un’ulteriore analisi dei dati epidemiologici, una delibera per eliminarlo o far partire il provvedimento dalle ore 23.
Momenti di tensione proprio sul nodo coprifuoco con la Lega in prima linea per far slittare l’orario del coprifuoco dalle 22 alle 23 che, alla fine, si è astenuta sul voto. Secondo più di un ministro presente, il Capo del governo avrebbe mostrato anche una certa irritazione sul cambio di linea rispetto a quanto già stabilito collegialmente.
Dal canto suo, il leader della Lega Matteo Salvini, che ha difeso la decisione di sostenere il governo, ha motivato l’astensione del suo partito. “Voteremo il prossimo di decreto, se aiuterà i lavoratori. Questo no. Se sono convinto vado in fondo: la scelta di sostenere Draghi è stata giusta, sarebbe stato più comodo starne fuori ma ora l’Italia merita impegno e sacrifici. Se siamo zona giallo è grazie alla Lega, però se 500 persone possono chiudersi in un cinema perchè 20 non a cena, o in due in palestra. Chiediamo rispetto”. “La Lega chiede di dare fiducia agli italiani che hanno dimostrato per un anno pazienza e rispetto delle regole. Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni. I dati sanitari fortunatamente sono in netto miglioramento: negli ultimi giorni sono migliaia i letti di ospedale che si sono liberati”.
Fonti del Pd di governo dopo il Cdm definiscono “equilibrato” il risultato del lavoro del Consiglio dei Ministri. “La piattaforma che abbiamo condiviso e che sosteniamo è un punto di equilibrio giusto tra l’esigenza di ripartenza e la tutela della salute. Ravvisiamo nell’atteggiamento della Lega la conseguenza di una contraddizione che è quella di un continuo susseguirsi di ultimatum che portano a questo tipo di incidenti di percorso”. “Il Pd da sempre è per le riaperture in sicurezza e la strada indicata da Draghi, graduale ma attenta a tutelare salute ed economia, è quella giusta. La scelta di Salvini è irresponsabile e crea confusione nel Paese”, ribadiscono fonti del Nazareno.
Filtra rammarico sponda Movimento 5 stelle per le decisioni del Carroccio. “Spiace per atteggiamento Lega. Questo Governo è nato per incoraggiare la coesione nazionale. Oggi è stata messa in discussione l’unità delle nostre decisioni. In un momento come quello che stiamo vivendo, l’interesse per il Paese viene prima di quello di partito. Purtroppo dalla Lega è un film già visto, che non ha pagato.”
RISTORAZIONE – Entrando nel merito del provvedimento, via libera dal 26 aprile ai ristoranti, pranzo e cena, purchè all’aperto. Sarà possibile sedersi ai tavoli nei ristoranti al chiuso, invece, dal primo giugno.
SCUOLA – “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Il decreto quindi aumenta dal 60% al 70% il limite minimo per le superiori in presenza nelle zone gialle e arancioni. Per le università il dl prevede che “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.
GREEN PASS – “Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.”
VISITE – “Dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.”
SPOSTAMENTO TRA REGIONI – “Dal 26 aprile chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni.” Secondo quanto stabilito dal decreto “può avere il certificato verde: chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto) chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione) chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)”. Spostamenti liberi tra Regioni di colore giallo.
CINEMA E TEATRI – In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti che ospitano cinema, teatri, sale concerto e live club, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto rispetto ai 500 previsti al massimo al chiuso e ai mille all’aperto o al 50% della capienza, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.
EVENTI SPORTIVI – E’ possibile autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza anche prima dell’1 giugno. Per tali eventi, e tenuto conto delle caratteristiche dei siti, è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di 1.000 spettatori per gli impianti all’aperto o di 500 per quelli al chiuso.
IL ‘TAGLIANDO’ – Previsto un ‘tagliando’ al decreto legge a metà maggio, per valutare la sussistenza di presupposti per allentare eventualmente le misure nel caso i dati epidemiologici lo permettano.