(Teleborsa) – I delegati della Fai, la Federazione degli Autotrasportatori Italiani che aderisce a Conftrasporto-Confcommercio, si sono detti pronti a proclamare lo stato di agitazione, senza escludere l’ipotesi del fermo. A motivare la presa di posizione, è stato spiegato in una nota, c’è la difficoltà “che la categoria sta attraversando da tempo, acuite dalla pandemia e amplificate dal mancato confronto con il Governo”.
Nel corso dell’assemblea, il Comitato di presidenza ha ricevuto ampio mandato per condividere con i colleghi Unatras – l’Unione delle associazioni della categoria che si riunirà nei prossimi giorni – la decisione di proclamare lo stato di agitazione. “Troppi gli argomenti lasciati senza risposta”, ha sottolineato il presidente Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè. Fai-Conftrasporto ha lamentato che per il settore “non è previsto alcun tipo di finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)”.
Per i delegati inoltre, non c’è stata alcuna chiarezza sui trasferimenti per il settore, non c’è stato alcun passo avanti sulla questione delle limitazioni ai Tir al Brennero e non è stata risolta la “drammatica inefficienza” delle Motorizzazioni civili.